Calolzio: arrestato per furto e resistenza, 'patteggia' la pena
E' stato condannato a due mesi e venti giorni di reclusione - con il beneficio della pena sospesa - il trentenne fermato nella giornata di ieri dai Carabinieri della stazione di Calolziocorte.
Di origine lituana, in Italia da qualche mese e dunque senza fissa dimora, il giovane è finito in manette per furto e resistenza e stamani i militari della locale stazione lo hanno tradotto in tribunale a Lecco per la convalida e il processo con rito direttissimo.
L'arrestato avrebbe sottratto infatti alcuni generi alimentari agli scaffali dell'Iperal della città; quando ieri pomeriggio la pattuglia della locale stazione ha raggiunto il punto vendita calolziese su richiesta del personale, il trentenne avrebbe poi spintonato gli operanti per cercare poi di dileguarsi senza aver pagato la merce acquistata.
Comparso al cospetto del giudice in ruolo monocratico Martina Beggio, l'imputato - difeso d'ufficio dall'avvocato Elisa Magnani - ha optato per un patteggiamento, su consenso prestato dal vice procuratore onorario Caterina Scarselli.
Stralciato dal fascicolo a suo carico il furto - stante l'assenza della condizione di procedibilità - il giovane lituano doveva rispondere unicamente della resistenza ai danni dei carabinieri, rimediando una condanna a due mesi e venti giorni di reclusione. Stante la condizione di incensuratezza non è stata disposta alcuna misura a suo carico, dunque il trentenne - a udienza conclusa - ha potuto lasciare il tribunale da uomo libero.
Di origine lituana, in Italia da qualche mese e dunque senza fissa dimora, il giovane è finito in manette per furto e resistenza e stamani i militari della locale stazione lo hanno tradotto in tribunale a Lecco per la convalida e il processo con rito direttissimo.
L'arrestato avrebbe sottratto infatti alcuni generi alimentari agli scaffali dell'Iperal della città; quando ieri pomeriggio la pattuglia della locale stazione ha raggiunto il punto vendita calolziese su richiesta del personale, il trentenne avrebbe poi spintonato gli operanti per cercare poi di dileguarsi senza aver pagato la merce acquistata.
Comparso al cospetto del giudice in ruolo monocratico Martina Beggio, l'imputato - difeso d'ufficio dall'avvocato Elisa Magnani - ha optato per un patteggiamento, su consenso prestato dal vice procuratore onorario Caterina Scarselli.
Stralciato dal fascicolo a suo carico il furto - stante l'assenza della condizione di procedibilità - il giovane lituano doveva rispondere unicamente della resistenza ai danni dei carabinieri, rimediando una condanna a due mesi e venti giorni di reclusione. Stante la condizione di incensuratezza non è stata disposta alcuna misura a suo carico, dunque il trentenne - a udienza conclusa - ha potuto lasciare il tribunale da uomo libero.
G.C.