Lecco, tentata estorsione: rinviata la sentenza per Trovato jr.

La sentenza era prevista quest’oggi, ma per un impedimento imprevisto del sostituto procuratore della DDA di Milano l’udienza è slittata di pochi giorni. Ha disposto infatti un brevissimo rinvio al prossimo 3 febbraio il collegio giudicante del tribunale di Lecco - composto dal giudice Nora Lisa Passoni quale presidente, a latere le colleghe Martina Beggio e Giulia Barazzetta - chiamato a pronunciarsi sulla vicenda che ha trascinato al banco degli imputati Emiliano Trovato e Eustina Musolino, accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso (con recidiva reiterata infraquinquennale). I due, rispettivamente figlio e moglie del boss Franco Coco Trovato, secondo la tesi accusatoria, avrebbero nel 2017 fatto pressioni su Angelo Musolino - cugino del primo e nipote della seconda, costituitosi parte civile nel procedimento e rappresentato dall’avvocato Gabriella Cascini - affinché desse un lavoro a Trovato jr., appena uscito dal carcere, presso la sua azienda e, dopo aver ricevuto un diniego, avrebbe preteso un indennizzo in denaro per le vicende che hanno coinvolto i rispettivi padri, entrambi condannati nell'ambito dell'inchiesta Wall Street. All’ennesimo rifiuto sarebbero scattate le minacce rafforzate anche dall’intervento della madre Eustina che avrebbe pronunciato la frase “anche se Franco è dentro ci sono io a farne le veci”. Nella scorsa udienza di fine novembre le parti avevano rappresentato le loro conclusioni, con il pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano Francesco De Tommaso che si era espresso per la condanna di madre e figlio, chiedendo 5 anni e 1500 euro di multa per Emiliano Trovato e 4 anni e 6 mesi e 1200 euro di ammenda per Eustina Musolino.
Il prossimo 3 febbraio quindi, dopo le repliche delle parti, verrà pronunciata la sentenza.
B.F.
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