Amarcord: Cossiga e Pertini nel lecchese prima di salire al Quirinale

Così come Oscar Luigi Scalfaro, Francesco Cossiga e Sandro Pertini sono stati altri due personaggi politici che prima della nomina a presidente della Repubblica vennero nel lecchese, non più tornandovi quando erano nel palazzo sul colle del Quirinale.

Sandro Pertini allo stadio Rigamonti tiene il discorso ufficiale per la medaglia d'argento al valor militare

Pertini, presidente della Camera, è stato l’oratore ufficiale il 14 marzo 1976 della solenne cerimonia di conferimento al gonfalone della città di Lecco, con grande manifestazione di partecipazione popolare, della medaglia d’argento al valor militare per la lotta di Liberazione 1943/1945. Confluirono allo stadio Rigamonti diversi cortei partiti dal centro cittadino. Erano presenti le delegazioni delle città italiane decorate al valor militare, con i civici gonfaloni. Prima dell’intervento di Pertini presero la parola il consigliere comunale Piero Losi, per l’ANPI, il sindaco di Lecco Rodolfo Tirinzoni, il ministro Tommaso Morlino, in rappresentanza del Governo. La medaglia d’argento sul civico gonfalone venne appuntata dal generale Arturo Capizzi Cittadini, comandante della gloriosa divisione Legnano, che aveva avuto un presidio in città nella caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci, dal 1946 dal 1974.
Qualche anno dopo quel marzo 1976, al Quirinale, quando era presidente della Repubblica, incontrando la delegazione di un’associazione professionale, ad un componente della stessa che si presentò ricordando di essere di Lecco, Pertini dichiarò subito: “Mi ricordo bene quel giorno della medaglia della Libertà per il vostro gonfalone civico. Sono sicuro che i lecchesi saranno sempre degni di tale riconoscimento”.

Cossiga a villa Cipressi in attesa di ricordare Tommaso Morlino

Francesco Cossiga è stato a Lecco quando era presidente del Senato e Ministro dell’Interno. Come titolare del Viminale tenne un comizio in piazza Garibaldi nella primavera 1976, alla vigilia di quelle elezioni anticipate che dovevano essere del sorpasso del PCI sulla DC: ciò non avvenne.

Cossiga al Circolo Amsicora di Lecco  scrive la dedica ricordo nel libro dei visitatori

Nel 1984 Cossiga è tornato a Lecco per l’ultima volta come Presidente del Senato per ricordar il suo predecessore Tommaso Morlino ad un anno dalla scomparsa. Morlino era stato eletto a Palazzo Madama per ben quattro volte nel collegio di Lecco nelle elezioni del 1968, 1972, 1976 e 1979. Cossiga tenne la commemorazione a villa Cipressi di Varenna, dove giunse con la senatrice Maria Paola Colombo Svevo che nelle politiche del 1983 aveva preso il posto di Morlino nel collegio di Lecco.
Sulla strada del ritorno l’allora presidente del Senato si fermò in città, presso il Circolo Amsicora, in via Pergola, quartiere Belledo. Il circolo dei sardi era stato da poco costituito; venne accolto dal sindaco di Lecco Paolo Mauri, da numerosi "isolani", tra i quali il magistrato Luciano Deriu e dal comandante dei vigili urbani Sebastiano Masia, nativo di Sassari. Cossiga ricordò, nel suo breve intervento, le bellezze immense della Sardegna, la ricchezza e la varietà di costumi e di dialetti e fece riferimento ad Emilio Lussu, il giovane tenente della prima guerra mondiale, poi parlamentare ed uomo politico, che nei suoi libri sulle sanguinose battaglie dell’altipiano di Asiago 1915/1918, fece conoscere i sardi al “continente”. Cossiga lasciò nel tardo pomeriggio il Circolo Amsicora per Milano, dopo aver scritto un’affettuosa dichiarazione ricordo sul registro dei visitatori del circolo stesso.
Merita di essere menzionata, infine, la lunga visita che Cossiga fece, arrivando in elicottero, come presidente della Repubblica però, nella Valtellina sconvolta dalla terribile esondazione del fiume Adda e della frana immensa del monte Coppetto, nel luglio 1987.
A.B.
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