In viaggio a tempo indeterminato/215: Corinto, l'istmo e le profezie

"Nè costruire, né scavare l’istmo. Perché Zeus ha costruito le isole dove pensava fosse giusto".
Ok, che uno ci credesse o no agli oracoli, direi che questo era stato piuttosto chiaro e stranamente semplice da capire.
L'oracolo per gli antichi Greci, era la risposta delle divinità a una specifica domanda.
In questo caso, nel 7 a.C. Periando, il tiranno di Corinto, aveva domandato al famosissimo e temutissimo oracolo di Delfi, se fosse possibile costruire un canale che collegasse il Mar Ionio al Mar Egeo.
Questa opera architettonica avrebbe evitato  alle navi di circumnavigare il Peloponneso, un tratto di mare molto pericoloso.
Il canale rimase un sogno per Periando perché il costosissimo progetto venne categoricamente bocciato.
I sacerdoti che curavano l’Oracolo, infatti, erano spaventati dalla possibilità di perdere le offerte che i tanti marinai e mercanti erano soliti lasciare al tempio prima di iniziare la navigazione intorno al Peloponneso. Voci di corridoio dicono che modificarono a loro favore il responso dell'oracolo.  
Lo so il finale di questa storia lo sappiamo tutti perché oggi il canale di Corinto è un'opera architettonica famosa in tutto il mondo.
Ma per arrivare a scavare quei 6 km la strada fu molto più lunga di quanto si potesse immaginare.
Sì perché in Grecia, ormai l'abbiamo imparato, la realtà va sempre di pari passo con una leggenda, un oracolo e una profezia.

(immagine di EcoChap via Wikipedia – licenza CC BY-SA 3.0)

Periando abbandonò il progetto del canale ma non si diede per vinto e fece costruire una strada lastricata per il trasporto delle merci e il traino delle navi a secco.
Dopo di lui, però, molti altri cercarono di portare avanti questa imponente opera architettonica.
Tutti però senza successo perché, questa volta, ad entrare in campo fu il filosofo Apollonio di Tiana.
In una delle sue innumerevoli profezie, il filosofo disse che chiunque avesse provato a scavare il canale sarebbe morto di una morte violenta.
E in effetti i tre sovrani romani che presero in considerazione l'idea, fecero tutti una fine piuttosto tragica.
Ma i romani erano più cocciuti di qualunque profezia o oracolo e così nel 67 d.C., Nerone diede il primo colpo di piccone per la costruzione del canale di Corinto.
Il resto del lavoro lo avrebbero compiuto più di seimila schiavi, prigionieri di guerra, che iniziarono a scavare delle trincee da ambo i lati dell'istmo.
Finita qui, starete pensando.
E invece no!
Perché il progetto di Nerone venne completamente abbandonato quando lui si suicidò, circa un anno dopo l'inizio dei lavori.
Una storia travagliatissima questo canale.

Si dovette aspettare fino al 1893 per riuscire ad aprire finalmente il canale, dopo centinaia di progetti abbandonati, fallimenti e costi insostenibili.
Ragazzi, noi il canale di Corinto l'abbiamo visto di persona e devo ammettere che fa una certa impressione.
Pensare che qualcuno, già nel 7 a.C., avesse pensato di scavare quelle altissime pareti di roccia, ha dell'incredibile.
Quei pochi km hanno praticamente reso il Peloponneso un'isola, staccandolo completamente dalla terra ferma.
Alla fine sembra che l'oracolo di Delfi si fosse sbagliato...o forse no.
Perché in realtà oggi il canale è di nuovo chiuso!
A gennaio del 2021 una frana ha danneggiato una parete dell'istmo e dei grossi massi sono finiti nella parte navigabile.
Ora, io agli oracoli e alle profezie non avevo mai dato peso e anche gli oroscopi li ho sempre presi con un po' di scetticismo.
Ma guardando questo imponente canale qualche dubbio sulla loro validità ora mi viene.
Da domani mi sa che mi metto a leggere Paolo Fox.
Angela (e Paolo)
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