Lecco: amministratore di una 'coop' a processo per reati fiscali

È iniziata questa mattina al cospetto del giudice Giulia Barazzetta l’istruttoria dibattimentale del procedimento penale a carico di Andrea Bossi, classe 1982, amministratore della società cooperativa con sede a Lecco “Dinamica” e per essa sottoscrittore delle dichiarazioni Iva, accusato di due reati fiscali. In particolare all’imputato, che insieme al padre Massimo e altri co-indagati aveva patteggiato nel filone d’inchiesta relativo al fallimento della cooperativa, viene contestato dalla Procura della Repubblica di Lecco di aver indicato elementi passivi inesistenti, al fine di evadere le imposte sul valore aggiunto, nella dichiarazione annuale per gli anni d’imposta 2014 e 2015 (nel dettaglio per la prima annualità avrebbe indicato un credito Iva pari a 803mila euro quando in realtà era di soli 61mila e per il 2015 invece avrebbe indicato un credito Iva pari a 844mila euro quando in realtà si trattava di circa 69mila euro) e di non aver versato, in qualità di legale rappresentante pro tempore della Dinamica in liquidazione, le somme dovute utilizzando in compensazione crediti inesistenti per l’ammontare di circa 441mila euro derivanti dall’imposta Ires relativa all’anno 2015 e crediti inesistenti per l’ammontare di circa 106mila euro derivanti dall’imposta Irap per il medesimo anno d’imposta.
L’audizione dei testimoni odierni era prevista più lunga di quel che si è poi rivelata: un maresciallo della GdF, infatti, non ha potuto presenziare per un evento improvviso e un suo collega chiamato a testimoniare non ha compiuto alcuna attività d’indagine. Dieci minuti è durata l’audizione di una funzionaria dell’agenzia delle entrate di Lecco che ha esplicato al giudice l’attività svolta su indicazione della Guardia di Finanza di ricostruzione dei redditi su domanda del Vpo Mattia Mascaro. I due legali dell’imputato -gli avvocati Giuseppe Viggiani e Alessandra Terzi del foro di Teramo- hanno domandato alla teste quale fosse la posizione del loro assistito all’interno della cooperativa, avendo come risposta che egli risultava il rappresentante legale e firmatario -con firma digitale- delle dichiarazioni.
Il giudice quindi ha rinviato alla prossima udienza del 21 febbraio per terminare i testimoni residui della pubblica accusa e per iniziare l’audizione di quelli indicati dalla difesa.
B.F.
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