Lecco: in Basilica l'ultimo saluto all'avvocato Franca Alessio, 'donna animata dal desiderio di giustizia, bellezza e conoscenza'

Da venerdì sera, quando si è diffusa la notizia della sua scomparsa, è stato un susseguirsi di ricordi, ringraziamenti e tributi, a testimonianza di quanto profondo sia stato il segno che ha saputo lasciare nei suoi 71 anni di vita, sia con la sua professione di avvocato, sia con le sue tante passioni e con gli ideali in cui credeva, sulla scia dei quali si è resa protagonista di infinite battaglie anche di risonanza nazionale.


Nel riquadro l'avvocato Franca Alessio

Si è celebrato questo pomeriggio nella Basilica di San Nicolò a Lecco il funerale di Franca Alessio, "moglie, madre, amica e collega" di tanti, come ha dimostrato la folta schiera di persone - tra cui numerose toghe cittadine e volti noti del mondo imprenditoriale, politico, culturale e sociale - che si sono radunate nella preghiera dinnanzi all'altare per renderle un ultimo doveroso omaggio, nel corso di una cerimonia sobria ma molto partecipata.




"Come ricordare una personalità come quella di Franca, così ricca e amata da tutti?" ha esordito durante l'omelia Monsignor Davide Milani, affiancato dal rettore del Collegio Volta don Gabriele Gioia. "Tutti voi qui presenti potreste smentirmi e superarmi, perchè io sono quello che ha avuto meno consuetudine con lei. Ciascuno di noi potrebbe raccontare tanti momenti, ma una persona cara è sempre molto più di quello che abbiamo sperimentato singolarmente, perchè tutti noi siamo di una famiglia, dei colleghi, delle passioni, di una città. Ecco perchè sarebbe impossibile tracciare un ritratto oggettivo e unitario di Franca, che appartiene a una comunità infinita".


Al microfono don Davide Milani

"Franca è stata un grande avvocato, protagonista di tante avventure e battaglie giudiziarie, profonda conoscitrice di una materia difficile come il diritto" ha proseguito il Prevosto. "Ha fatto tanto per le persone più fragili e deboli, ma non è stata solo il suo lavoro, oltre al quale c'era un'intera vita che sporgeva. Ha avuto tantissime passioni, tutte accomunate da uno stesso desiderio di conoscenza e di bellezza: l'arte, il cinema, la lettura, probabilmente anche tante altre cose che non conosco. Eppure neanche questo è sufficiente per raccontarla nella sua interezza, sarebbe offensivo e limitante per la sua grande ricchezza. Ad ogni modo, in tutte queste dimensioni ci sono alcune caratteristiche ricorrenti e manifeste, a partire dal desiderio di giustizia, bellezza, condivisione, conoscenza, sempre con la volontà di mettersi dalla parte dei più deboli. Non tutti noi abbiamo questi desideri nella nostra vita: quelli più comuni nell'uomo tendono alla terra, all'istinto di auto-conservarsi, di combattere solo le battaglie che siamo sicuri di vincere. Non è stato così invece per Franca, che è sempre andata oltre il materiale, il terreno e il tangibile, dimostrando che la vita non si dovrebbe circoscrivere alla sola ragione umana. Dentro questo desiderio che sporge possiamo quindi trovare una bozza del suo ritratto, che secondo i credenti è davvero visibile solo agli occhi di Dio".





E ancora: "Si dice che il diritto vada difeso, promosso, tutelato, soprattutto quando va a favore dei più deboli" ha concluso don Davide. "C'è però anche un'altra giustizia, quella di Dio, che non sovverte quella umana ma è semplicemente diversa perchè è del tutto originale, ci difende non con il codice o con la toga, ma prendendosi cura di noi, stando dalla nostra parte come fanno le persone che ci amano. Se i nostri cari stanno al nostro fianco, il nostro cuore è tranquillo perchè sente la giustizia dell'amore. Gesù è venuto solo per tutelarci, per accoglierci, per dare la vita terrena. Questo momento di dolore diventa quindi un'occasione per vedere se i desideri di Franca sono anche i nostri".




Espresso un ultimo pensiero di vicinanza alla figlia Adriana, all'adorata nipote Ginevra, a Marco e a tutti i famigliari e gli amici uniti nella sofferenza, al termine del rito religioso il feretro dell'avvocato Alessio è stato scortato sul sagrato della Basilica con un breve corteo guidato dalla Bandiera Civica del Comune di Lecco, ulteriore simbolo del suo impegno per la città anche in qualità di Consigliere nella seconda metà degli anni '70. Il ricordo del suo operato - come ha assicurato sempre il celebrante - resterà per sempre indelebile.
B.P.
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