PAROLE CHE PARLANO/57

Gennaio

Gennaio, il mese che apre l'anno, il primo dopo il solstizio d'inverno, è quello in cui la luce inizia lentamente a trionfare sulle tenebre. Forse è per questo che i Romani vollero dedicarlo a una delle loro divinità più importanti: Giano Bifronte (Ianus Bifrons), il dio con due volti, uno opposto all'altro e rivolti rispettivamente al passato, il vecchio anno, e al futuro, il nuovo. Giano era considerato il patrono delle porte e dei ponti (il latino ianua corrisponde a porta in italiano) e quindi proteggeva ogni forma di passaggio, compreso quello dal buio alla nuova luce. Etimologicamente, gennaio deriva infatti proprio dal latino Ianuarius, cioè dedicato a Giano, ed era inizialmente l'undicesimo mese dell'anno, che per i Romani iniziava con il 1° marzo. Tuttavia, con la riforma del calendario, promulgata da Giulio Cesare e introdotta nel 46 a.C., gennaio divenne il primo mese. Con le parole di Kirkagaard, questo mese ci suggerisce che la vita si può capire solo all'indietro, ma si vive in avanti.


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Rubrica a cura di Dino Ticli
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