Un albergo con 'spa' nell'ex collegio di Celana. La proposta di due studentesse del Politecnico

Un hotel a cinque stelle con annesso centro benessere nel vecchio collegio di Celana a Caprino Bergamasco. E’ la proposta elaborata nella tesi di laurea quinquennale in ingegneria Edile-Architettura da due studentesse del Polo lecchese del Politecnico. Si tratta di Arianna Losi e Letizia Canevisio, entrambe di Rivolta d’Adda in provincia di Cremona.

Arianna Losi e Letizia Canevisio

Molti lecchesi avanti con l’età ricordano Celana come una minaccia che per anni è gravata su quegli studenti un po’ troppo svogliati, i cui genitori confidavano  nelle severe regole di un collegio religioso sperando così di “raddrizzare” indoli un po’ allo sbando.  In realtà il convitto aveva una storia plurisecolare essendo stato fondato nel Cinquecento da San Carlo Borromeo e poteva tra l’altro gloriarsi di avere avuto tra i suoi alunni – anche se per un anno soltanto – quell’Angelo Roncalli di Sotto il Monte che sarebbe poi diventato papa Giovanni XXIII. Ormai, però, la “missione” sembra essersi esaurita. L’attività del collegio in quanto tale si è conclusa nel 2014 e le antiche stanze per un paio d’anni hanno ospitato quel “reality” di Rai Due, “Il collegio” appunto, che ha fatto registrare un discreto successo di pubblico. Ora, una parte del complesso ospita la scuola alberghiera e un’altra la cooperativa “Si può fare” attiva nel settore della disabilità.

Proprio la necessità di prefigurare un futuro per l’antico collegio – di proprietà di una società privata che fa riferimento alla Curia di Bergamo - è al centro della tesi delle due studentesse (relatrice, la professoressa Tiziana Bardi), anche su input della Comunità montana del Lario Orientale e della Valle San Martino.
La filosofia sottesa allo studio di Losi e Canevisio è la valorizzazione del vecchio collegio non solo dal punto di vista della struttura in sé bensì in un progetto più complessivo che coinvolga il territorio. Da ciò, appunto, la scelta della riconversione turistica del luogo.
Più precisamente, la proposta (ispirata dalla maestosità dell’edificio e dei luoghi) prevede appunto una parte ricettiva (l’albergo e il centro benessere), una parte sportiva (anche a beneficio  della popolazione locale) e una parte sociale con l’ampliamento della scuola alberghiera e la realizzazione di “residenze senior”, una struttura protetta e assistita con miniappartamenti per anziani autosufficienti.

La tesi di laurea si è concentrata sulla valorizzazione dell’edificio e del suo contesto ed ha portato all’inserimento di differenti attività, studiate sia in base alle esigenze della catchment area identificata, sia della stratigrafia e morfologia delle costruzioni. Il progetto ha coinvolto sia la parte più antica del grande edificio, nella quale troverebbe appunto posto un hotel di pregio con stanze “importanti” (tra le venti e le trenta), sia l’adiacente e più moderna struttura, dove verrebbe invece ricavato il centro benessere collegato con l’albergo e che, pur di dimensioni contenute, ospiterebbe tutti i servizi essenziali: dalla sauna al bagno turco e alle docce emozionali, configurando un percorso secondo i criteri e i tempi della cosiddetta giornata ayurvedica.
Naturalmente, si tratta per il momento soltanto di una tesi di laurea – dal titolo “Levitas: armonia e benessere. Progetto di valorizzazione del collegio di Celana in Val San Martino” – ma che potrebbe essere punto di partenza per una riflessione sul recupero e il rilancio della località che dovrà naturalmente passare attraverso una stretta collaborazione tra il pubblico e il privato.
D.C.
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