Valmadrera, UNI 3: il 27 incontro con il prof. Pirovano del MEAB

Il nuovo incontro dell’Università della terza età “UNI3” di Valmadrera vede come relatore lo stimato e conosciuto prof. Massimo Pirovano, che parlerà di uno dei gioielli del nostro territorio, il Museo Etnografico dell'Alta Brianza. L'appuntamento è per giovedì 27 gennaio alle ore 15.00 presso il Centro Culturale Fatebenefratelli, come sempre nella sala Auditorium.
Massimo Pirovano, laureato in Filosofia e dottore di ricerca in Antropologia della contemporaneità, ha insegnato Filosofia e Storia nei licei. Ha dedicato saggi, documentari, cd musicali e mostre al lavoro e alla ritualità presso le classi popolari, al canto e alla narrativa di tradizione orale, all'alimentazione, oltre che all’antropologia dello sport e museale. Dirige il MEAB di Galbiate dalla sua fondazione e coordina la Rete dei Musei e dei Beni Etnografici Lombardi (REBEL). Ha inoltre guidato per tre anni il Museo del Ciclismo-Madonna del Ghisallo (Magreglio).
Il Museo Etnografico dell’Alta Brianza, di proprietà del Parco Monte Barro, ente a cui aderisce anche il Comune di Valmadrera, è stato inaugurato nel 2003, portando a termine un progetto concepito da Giuseppe Panzeri, a lungo alla guida dell'ente, e sviluppato dall’attuale direttore. L'allestimento presenta nei vari ambienti filmati, registrazioni sonore, fotografie, testi, accanto a strumenti di lavoro e oggetti d’uso quotidiano, che fanno del MEAB un museo dei gesti e delle voci.
Il MEAB, grazie alle numerose ricerche realizzate, alle mostre, alle conferenze e alle pubblicazioni che propone, a stampa o in forma audiovisiva, è tra i poli riconosciuti dalla Regione Lombardia ed è capofila della Rete dei Musei Etnografici Lombardi. Un apporto fondamentale per l’apertura e le attività viene dall’Associazione culturale “Amici del MEAB”, formata da volontari che provengono da varie località della Brianza e del Lecchese.
Non si tratta di un museo del buon ricordo, ma di una struttura che documenta e studia il passato per comprendere meglio il presente, indagando e riflettendo sui cambiamenti dell'oggi. Questo museo del territorio, fatto di somiglianze e di differenze culturali, intende infatti diffondere conoscenze, ma anche sollevare problemi sulla società attuale.
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