Lecco: Ornella Gnecchi pubblica il volumetto 'Barco e la sua storia'

E’ uscito il primo volumetto de “I quaderni di Ornella: Barco e la sua storia”.
L’autrice è Ornella Gnecchi. Lecchese di nascita, dopo aver iniziato giovanissima la carriera di insegnante elementare, trent’anni dopo ha lasciato la scuola per intraprendere una collaborazione intensa e nuova con i giornali cittadini.
“Barco e la sua storia” viene presentato come primo volumetto di una serie che proseguirà a raccogliere ricordi di altri tempi. Il prossimo verrà dedicato a Maggianico. Quest’ultimo, Comune a se stante assorbito poi dalla grande Lecco nel 1927, nel 1946, dopo il ritorno della libertà, manifestò rinnovato spirito autonomo, tentando di ricostituire con una petizione popolare il vecchio municipio.
“Barco e la sua storia” ha il patrocinio del Comune, la partecipazione del Circolo Fratelli Figini di via Armonia e la stampa della casa editrice Stefanoni di Lecco.
Il sindaco Mauro Gattinoni, nella presentazione, centra subito l’obiettivo. “Nell’era dei social, dove l’informazione è calibrata sui pochi istanti di attenzione dei lettori e del costante sguardo al futuro, il lavoro di recupero di una storia diventa un atto quasi rivoluzionario. La nostra Lecco – scrive sempre Gattinoni – ha tante storie da raccontare …”.

Lo storico albergo Davide, ritrovo degli scapigliati

Ornella Gnecchi ha raccolto questo messaggio e le pagine della sua pubblicazione su Barco sono un’autentica galleria di personaggi, di famiglie, di ritrovi, di associazioni, di vecchi angoli ancora rurali. Fissa, altresì, la memoria sulla Barco scapigliata, con le terme di acqua salutare, ritrovo di poeti e di artisti che avevano come ostello ospitale l’albergo Davide del sindaco Davide Invernizzi. Era la Maggianico che vedeva la costruzione di belle ville, da Gomes a Ponchielli, ed altre ancora e che meritava la trasformazione del locale casello ferroviario in una vera e propria stazione per la linea Milano-Lecco.
Ornella Gnecchi scrive sui nuovi stili di vita che hanno accompagnato il secolo Ottocento, il tumultuoso Novecento e anche le vicende degli ultimi decenni. L’autrice ad un certo punto sottolinea: “Si passò rapidamente da un sistema rurale e contadino alla modernità delle macchine con i conseguenti aumenti di consumi, esigenze e servizi. Oltre all’acqua ed al gas, nelle case si realizzarono i bagni e chi poteva permetterlo acquistava il frigorifero e la lavatrice… Ed ecco poi il telefono fisso… Poi, nel 1953/1954, sono arrivati i primi programmi televisivi della RAI in bianco e nero”.

Una panoramica del vecchio "corso" centrale verso la località Barco

Gabriella Nava di Maggianico ricorda: “Noi non avevamo ancora la televisione. Allora andavamo al bar Gattinoni per vedere “Lascia o raddoppia” un programma che ci piaceva moltissimo”. E come dimenticare il famoso “Carosello” trasmissione pubblicitaria sempre sulla RAI TV, molto amata dai bambini. C’era Calimero, il pulcino nero che ha rappresentato per molto tempo un appuntamento per le famiglie italiane per far dire dalle mamme ai piccoli “Dopo Carosello si va a letto”. C’è anche un capitolo dedicato alle curiosità ed ai soprannomi più comuni a Maggianico. Non mancano le memorie delle famiglie matriarcali e patriarcali, delle tradizioni di fine gennaio con il gineè o la gibiana. E la festa di San Rocco presso l’antica chiesa che risale alla prima metà dell’Ottocento, quando i maggianichesi promisero solennemente al Santo che se fossero stati preservati dal colera avrebbero edificato un nuovo tempio in suo onore.
Insomma, “Barco e la sua storia” può essere anche un anticipo del secondo volumetto su Maggianico, ricco di soggiorni illustri, della residenza di personaggi famosi come il grande scalatore Riccardo Cassin e di altri ancora, maggiori e minori, ma tutti uniti in un comune cammino di libertà, di laboriosità e di civile convivenza.
A.B.
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