Lecco: si è spento Andrea Ratti, 'storico' funzionario in Comune. Suonò l'ultima sirena

Andrea Ratti
Si celebra sabato 15 gennaio alle 9.45, nella Chiesa parrocchiale del quartiere di Castello, il funerale di Andrea Ratti, 88 anni, perito edile, per decenni funzionario presso il Comune di Lecco, responsabile del settore Strade e Viabilità e coordinatore anche dell’attività dei venti cantonieri municipali. Ratti è stato particolarmente attivo anche nel servizio antineve, vivendo da vicino, con il capo ripartizione Giuseppe Rota, oltre che con Aldeghi, Garlati e altri colleghi, la straordinaria nevicata di fine gennaio 1985, che coprì la città, in particolare nelle zone collinari, con un metro di coltre bianca.
Ratti deve essere ricordato anche per una vicenda singolare, vissuta in un momento di grande trepidazione: fece suonare, sabato 25 febbraio 1967, la sirena di allarme per la deflagrazione del grosso macigno alto come un edificio di cinque piani, pericolante sulle pendici del monte San Martino, sopra la località di Rancio Castione. Era la sirena per i bombardamenti aerei sulla città, collocata nel 1945 sul tetto del palazzo municipale e recuperata in un magazzino comunale per segnalare ai cittadini il momento di deflagrazione del sasso, pochi minuti prima dello scoppio. Ragioni di sicurezza imposero, infatti, lo sgombero di 207 famiglie, per un totale di circa 1000 persone residenti nel quartiere di Santo Stefano e lungo la dorsale verso Rancio. Si consigliò loro di lasciare spalancate finestre e porte sui terrazzi per evitare l’onda d’urto dell’esplosione.
Andrea Ratti era giunto al Comune di Lecco dopo un’esperienza di consigliere nella città nativa di Calolzio. Lascia i figli Cinzia e Gianroberto, la nuora Simona e due nipoti.
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