Lecco: quarto processo in pochi mesi per il 'ladro del cubetto'

Tornerà di nuovo al cospetto di un giudice il prossimo 1 febbraio Timothy Airoldi, il 39enne originario di Brivio senza fissa dimora già noto alle cronache giudiziarie come il “ladro del cubetto” per via della tecnica utilizzata per introdursi in alcuni esercizi commerciali del centro di Lecco: infatti con un sampietrino scagliato contro le vetrate di alcuni negozi, in orari notturni, vi si intrufolava alla ricerca di spicci. Per questa serie di furti, messi a segno o tentati tra luglio e dicembre 2020, era stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione lo scorso 5 novembre, a cui si sono aggiunte altre due condanne qualche decina di giorni più tardi, una a 6 mesi di reclusione per ricettazione e un’altra per tentato furto ad un mese di reclusione.
Si sarebbe dovuto invece aprire ieri mattina al cospetto del giudice Giulia Barazzetta un altro procedimento, anche stavolta per furto: secondo una tesi accusatoria ancora tutta da confermare il 39enne avrebbe rubato il 29 giugno 2020 un paio di scarpe del valore commerciale di 35 euro ai danni del Bennet di Lecco. Per questo procedimento gli era stato nominato un difensore d’ufficio -l’avvocato Cristiano Ratti del foro di Lecco- ignaro della detenzione del suo assistito. Per questo motivo, ancora prima che si effettuasse un collegamento video dal carcere, il difensore aveva preannunciato al giudice la richiesta di un rinvio per poter interloquire con il suo assistito. Una volta connessosi con il tribunale, tuttavia, l’imputato ha avanzato la richiesta di nominare come difensore di fiducia l’avvocato Andrea Artusi che l’aveva già assistito nei precedenti procedimenti.
Il giudice quindi non ha potuto fare altro che rinviare al prossimo 1 febbraio per permettere all’avvocato Artusi di prendere visione del fascicolo.
B.F.
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