CGIL Lecco, digitalizzazione degli anziani: una priorità
Favorire la digitalizzazione degli anziani, in modo da garantire loro la piena inclusione in una società sempre più connessa e informatizzata. Questo deve essere nel 2022, secondo lo Spi Cgil di Lecco, uno degli obiettivi primari delle istituzioni, anche locali, per migliorare la qualità di vita della popolazione più in là con gli anni.
“Risuonano le parole del Presidente Mattarella: ‘La tecnologia è un formidabile strumento al servizio dell’Umanità, ma può accadere il contrario’. Nulla di più vero – dice Pinuccia Cogliardi, segretario generale dello Spi di Lecco – e per far sì che la tecnologia supporti davvero tutti, anche gli anziani, c’è ancora molto da fare. Lo costatiamo tutti i giorni anche nelle nostre Sedi, per molte persone l’utilizzo dei più moderni sistemi digitali e informatici rappresenta ancora un problema. Questo riduce l’autonomia degli anziani, aumenta il loro senso di solitudine e rappresenta uno dei principali fattori di disuguaglianza che ostacola di fatto il pieno accesso ai diritti di cittadinanza”.
Due le azioni che lo Spi di Lecco chiede con forza.
Enti e Amministrazioni, secondo il sindacato dei pensionati, devono stabilire delle procedure guidate e semplificate, che non siano calibrate soltanto sulle capacità di un cinquantenne già informatizzato. Servono sportelli di sostegno ai cittadini, che aiutino a orientarsi nella complessità dei procedimenti. Un’esperienza, fa notare lo Spi, già attuata in alcune realtà e che andrebbe messa a sistema.
Allo stesso tempo, continua il sindacato, bisogna aiutare gli anziani ad imparare. In tanti si dichiarano con convinzione desiderosi di apprendere, ma non ne hanno l’opportunità. “Ecco dunque la seconda azione necessaria che lancio come sollecitazione al nostro territorio, che in più occasioni ha dimostrato di saper fare squadra e di essere all’altezza delle sfide che avanzano. – continua Cogliardi - Occorre un forte investimento per favorire la formazione digitale rivolta agli anziani. Un obiettivo che deve essere inserito, a mio avviso, nel Piano di Zona che sarà realizzato nei primi mesi dell’anno. Bisogna coinvolgere le Amministrazioni locali e le Associazioni di volontariato che da sempre svolgono un ruolo essenziale nei progetti di invecchiamento attivo – la proposta del segretario generale dello Spi lecchese - Occorrono tanti corsi dislocati nei differenti territori della nostra Provincia. Un investimento che oltre a favorire il parziale superamento del divario digitale fra le generazioni, contribuirebbe a migliorare la qualità della vita dei numerosi anziani che vivono nei nostri paesi, li aiuterebbe a restare al passo con i cambiamenti della nostra società e a mantenere attive le funzioni cognitive”.
“Come Sindacato Pensionati della CGIL anche in questa occasione intendiamo sollecitare risposte, ma anche fare proposte. – conclude Pinuccia Cogliardi - Già nei primi giorni di gennaio andremo in alcuni comuni delle così dette “aree interne” tra l’Alto Lago e la Valsassina per incontrare alcune persone anziane. A loro sottoporremo un breve questionario per comprendere quali strumenti tecnologici possiedono e sono in grado di usare. Una serie di dati che volentieri metteremo a disposizione del Distretto, di ATS e di ASST. Tante sono le possibilità se si è connessi, a cominciare da un avvicinamento alla telemedicina in zone dove i trasporti e di conseguenza l’accesso ai servizi socio-sanitari sono più difficoltosi. Tecnologia al servizio dell’Umanità, questo dovrà essere il futuro!”.
“Risuonano le parole del Presidente Mattarella: ‘La tecnologia è un formidabile strumento al servizio dell’Umanità, ma può accadere il contrario’. Nulla di più vero – dice Pinuccia Cogliardi, segretario generale dello Spi di Lecco – e per far sì che la tecnologia supporti davvero tutti, anche gli anziani, c’è ancora molto da fare. Lo costatiamo tutti i giorni anche nelle nostre Sedi, per molte persone l’utilizzo dei più moderni sistemi digitali e informatici rappresenta ancora un problema. Questo riduce l’autonomia degli anziani, aumenta il loro senso di solitudine e rappresenta uno dei principali fattori di disuguaglianza che ostacola di fatto il pieno accesso ai diritti di cittadinanza”.
Due le azioni che lo Spi di Lecco chiede con forza.
Enti e Amministrazioni, secondo il sindacato dei pensionati, devono stabilire delle procedure guidate e semplificate, che non siano calibrate soltanto sulle capacità di un cinquantenne già informatizzato. Servono sportelli di sostegno ai cittadini, che aiutino a orientarsi nella complessità dei procedimenti. Un’esperienza, fa notare lo Spi, già attuata in alcune realtà e che andrebbe messa a sistema.
Allo stesso tempo, continua il sindacato, bisogna aiutare gli anziani ad imparare. In tanti si dichiarano con convinzione desiderosi di apprendere, ma non ne hanno l’opportunità. “Ecco dunque la seconda azione necessaria che lancio come sollecitazione al nostro territorio, che in più occasioni ha dimostrato di saper fare squadra e di essere all’altezza delle sfide che avanzano. – continua Cogliardi - Occorre un forte investimento per favorire la formazione digitale rivolta agli anziani. Un obiettivo che deve essere inserito, a mio avviso, nel Piano di Zona che sarà realizzato nei primi mesi dell’anno. Bisogna coinvolgere le Amministrazioni locali e le Associazioni di volontariato che da sempre svolgono un ruolo essenziale nei progetti di invecchiamento attivo – la proposta del segretario generale dello Spi lecchese - Occorrono tanti corsi dislocati nei differenti territori della nostra Provincia. Un investimento che oltre a favorire il parziale superamento del divario digitale fra le generazioni, contribuirebbe a migliorare la qualità della vita dei numerosi anziani che vivono nei nostri paesi, li aiuterebbe a restare al passo con i cambiamenti della nostra società e a mantenere attive le funzioni cognitive”.
“Come Sindacato Pensionati della CGIL anche in questa occasione intendiamo sollecitare risposte, ma anche fare proposte. – conclude Pinuccia Cogliardi - Già nei primi giorni di gennaio andremo in alcuni comuni delle così dette “aree interne” tra l’Alto Lago e la Valsassina per incontrare alcune persone anziane. A loro sottoporremo un breve questionario per comprendere quali strumenti tecnologici possiedono e sono in grado di usare. Una serie di dati che volentieri metteremo a disposizione del Distretto, di ATS e di ASST. Tante sono le possibilità se si è connessi, a cominciare da un avvicinamento alla telemedicina in zone dove i trasporti e di conseguenza l’accesso ai servizi socio-sanitari sono più difficoltosi. Tecnologia al servizio dell’Umanità, questo dovrà essere il futuro!”.