Premana: l'11 la celebrazione solenne per il 'giorno della neve'

La chiesa di Premana
Mons. Maurizio Rolla
, vicario episcopale della zona pastorale terza di Lecco, presiederà a Premana la solenne concelebrazione dell’11 gennaio, che ricorda “il giorno della neve”, quando, nel lontano 1863, un’enorme valanga si staccò dalla montagna sovrastante, precipitando sul nucleo abitato del paese fermandosi presso la chiesa parrocchiale di San Dionigi dove era in corso la Messa festiva. Mons. Rolla sarà affiancato da don Marco Ghislanzoni, parroco di Premana e Pagnona, lecchese del quartiere Maggianico.
Un documento del tempo scrive: “I fedeli, in preda al terrore per la valanga, si strinsero intorno all’altare dove stava celebrando l’anziano parroco, don Piero Acerboni, assistito dal giovane coadiutore don Antonio Carissimo”. L’11 gennaio è rimasto, da quell’anno, sacro alla riconoscenza verso la protezione divina. Immediati furono i soccorsi da parte di uomini e giovani del paese che liberarono la chiesa dalla neve presso gli ingressi, consentendo l’uscita di tutti i presenti miracolosamente incolumi. Da allora si rinnova il ringraziamento per il pericolo scampato e, dopo la celebrazione eucaristica solenne, si esegue il canto del Te Deum.
Anche quest’anno, durante la Messa delle ore 11, saranno presenti sacerdoti e religiose nativi di Premana che ricordano un anniversario della loro ordinazione o consacrazione. Nel gruppo dei festeggiati spiccano don Angelo Fazzini, per il 45° di sacerdozio, e don Marco Tenderini, per il 40°. Quest’ultimo è attivo presso la parrocchia lecchese del quartiere Bonacina e ha celebrato la prima Messa a Premana nel 1982, durante la solenne processione del Corpus Domini, che vedeva quell’anno la partecipazione dell’allora presidente del Senato della Repubblica Tommaso Morlino. Tra le religiose suor Franca Zocco ricorda il 55° della sua consacrazione e suor Francesca Fazzini il 45°.
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