Sul Monte Barro si è chiusa con successo la mostra presepi. Sinergia tra i due musei
Pace. In un momento in cui i media rilanciano a tamburo battente notizie di fusioni tra varianti del COVID – 19 che richiamano le fusioni tra i protagonisti di un famoso manga giapponese, la pace che si può respirare presso l’Eremo di Monte Barro è preziosa.
Paola Golfari e Massimo Pirovano
Il focus della discussione si è quindi spostato sull’oggetto della mostra, ovvero i presepi. “Quasi tutti sono stati donati dall’associazione “Amici del presepio” di Lecco. Uno di questi presepi, realizzato da Gilda Casati e Roberto Figini, due soci dell’associazione, raffigura San Michele” ha spiegato la dottoressa Golfari. “Altri due, invece ma sono stati donati al MEAB da Andrea Frigerio, medico chirurgo di Oggiono, e Ivan Mauri, un suo amico appassionato di presepi purtroppo recentemente scomparso”.Il presepe donato di Andrea Frigerio e Ivan Mauri
“Rivolgo un sentito ringraziamento ai volontari di Legambiente Lecco, che gestiscono il museo archeologico, e agli amici di quest’ultimo, i quali si sono occupati di accogliere coloro che volevano visitare la mostra. Per l’organizzazione di questa esposizione, inoltre, è stata fondamentale la collaborazione del MEAB” ha continuato Paola Golfari. “L’idea era infatti quella di portare i visitatori a riflettere su come, nel corso del tempo, gli usi e i costumi diffusi sul nostro territorio siano cambiati”.Così è stato coinvolto nella discussione Massimo Pirovano, direttore del Museo Etnografico dell’Alta Brianza, a cui è toccato il compito di descrivere meglio il ruolo della struttura che dirige. “Accanto a questi presepi, è possibile vedere degli strumenti di lavoro di mestieri scomparsi o in via di scomparsa” ha raccontato il dottor Pirovano. “Inoltre, abbiamo raccolto in un video una serie di immagini d’epoca, relative al territorio del parco e dei comuni ad esso limitrofi, messe a disposizione dall’archivio fotografico di Galbiate e abbiamo posizionato dei banner legati ad alcune mostre proposte in passato al MEAB”.
Il presepe ispirato da San Michele
Visitatori nell'ultimo giorno di apertura della mostra
Dal momento che, come ha ricordato il suo direttore, il Museo Etnografico dell’Alta Brianza dista circa 30 minuti a piedi dall’Eremo, per raggiungere questo fondamentale obiettivo è necessario fare squadra. Sia la presidente Golfari sia il direttore Pirovano hanno assicurato che la collaborazione tra il museo archeologico ospitato nell’Eremo e il museo etnografico continuerà ben oltre la condivisione delle rispettive iniziative sui social network.
A.Bes.