Il guazzabuglio dell’istruzione

Nel Comune di Lecco le competenze sulla scuola sono un gran "guazzabuglio": dovrebbero essere attribuite, come da Costituzione, sotto la voce Istruzione e fingiamo che non sia rilevante dopo la Gelmini? le categorizzazione di pubblico oppure no. C'è solo un riferimento alle politiche educative attribuite all'Assessore Emanuele Torri. Uno potrebbe rilevare che il Sindaco se le sia attribuite a sé. Ma anche in quel luogo la categoria istruzione non compare. E allora, quando l'istruzione è sempre più importante? Anche per via del Covid. Perché completamente derubricata? E a Lecco non si capisce proprio. Nonostante lo sforzo dei costituzionalisti (non solo gli studiosi, ma gli effettivi estensori della nostra Costituzione ) di tenere separati e di introdurre il termine istruzione giacché la nostra Costituzione è antifascista. E durante il fascismo l‘istruzione era ricondotta al Ministero della Educazione. Cosa non da poco. Dicevo che il comune di Lecco è un gran guazzabuglio. Infatti quando gli asili nido sono ricondotti a livello nazionale all'istruzione nel nostro ameno luogo sono gestiti dai Servizi Sociali, quando la Convenzione per le scuole dell'infanzia ancora in vigore viene sottoscritta da una funzionaria della Scuola e Cultura ora in pensione, nonostante le scuole "materne" siano gestite dai Servizi Sociali, ci si domanda dove siamo e a chi si vuol far credere che esista ancora una Istruzione. Tutti ricorderanno come l'Assessore all'Istruzione Rizzolino venne defenestrato dall'allora sindaco Brivio perché non dava sufficienti garanzia nella gestione delle scuole dell'infanzia. Senza che non ci fosse, per quanto ne ricordi, replica alcuna. Abituati a ubbidir tacendo e il "tutto" passato alla gestione di un nuovo assessore: Chiara Fusi maggiormente garante delle paritarie, uniche in Italia, tuttavia cui il contributo va ad una associazione che le gestisce pe conto del Comune. Senza mai rendere conto nonostante una commissione che dovrebbe sorvegliare e vigilare sulla attuazione della tanto "sbandierata" Convenzione. Domanda: dove è andata l'istruzione? Non è che sia o continui ad essere una prerogativa implicita del Sindaco?
Alessandro Magni
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