Premana: niente cavalcata ma 'I Tre Re' risuonano in Chiesa

La notte della vigilia dell'Epifania la tradizione premanese vuole - da secoli - la cavalcata dei Tre Re. Quest'anno le restrizioni sanitarie imposte per il contenimento della pandemia non hanno permesso lo svolgimento dell'evento. Al termine delle quattro funzioni religiose odierne viene però intonato il canto I Tre Re. La messa delle 8 è stata animata dal gruppo I Coscritti.

"Ci piace immaginare il procedere dei premanesi, con asinelli o muli a trasportare i Magi con i loro doni lungo le strette vie del paese, con i passi illuminati da lanterne - hanno spiegato i componenti del gruppo - Un paese di terra e di ferro, con l'imponente Silenzio della montagna interrotto dal rumore dei passi sulla neve e soprattutto dalle note del maestoso canto che esce timido dapprima da poche gole, per poi gonfiarsi nel petto di tutti i partecipanti. Un'ode, una storia, una preghiera, una testimonianza, un testo ricco di passione e tradizione, che viene innalzato dalla terra al cielo".

Don Roberto Bellati nell'omelia ha ricordato come "L' Epifania è la festa della fede, contiene tutto il mistero come l'apparizione dei magi, il cammino e tutte le difficoltà che comporta. La fede va cercata". E ancora, facendo riferimento sempre alla difficoltà del cammino della fede, il sacerdote ha elevato ad esempio ancora i Magi: "durante il loro cammino avranno avuto dei dubbi eppure hanno avuto il coraggio di andare avanti. La chiesa sinodale è un popolo in cammino, sempre ad approfondire e noi viviamo la fede nella comunità: ci salviamo insieme, ognuno impara dall'altro e si fa responsabile di tutti. L'Epifania è importante per mettere a frutto i doni del Natale, la tentazione di autonomia di fronte alla vita non deve farci legare alle cose ma deve capire il senso profondo dell'esistenza. Che questa giornata ci aiuti a vivere la ricerca e lo stupore dei Magi, sempre alla ricerca e all'approfondire" ha concluso don Roberto.

 

Anche quest'anno, a Premana, la tradizione non si è fermata. E' stata onorata in modo differente per offrire qualcosa per riscaldare i cuori come recita la strofa del canto con cui tutti sono cresciuti e che accompagna alla natività: "l'amabil Signor si merita i doni assieme ai nostri cuor".

M.A.
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