Lecco: bei tempi quelli dei Re Magi e della Befana

I Re Magi, le befane di anni trascorsi dove sono andati? Bei tempi quando, nella notte di vigilia dell'Epifania si poteva incontrare la carovana dei Magi che galoppava anche nelle vie centrali di Lecco o quando la fantasia dei piccoli vedeva la "vecchietta" su una scopa volare verso i comignoli delle case, cercando un atterraggio nella crescente ragnatela dei nuovi "polipi" aerei che sono le antenne TV.

I Re Magi nella centralissima via Cavour


Tutto è cambiato anche per la dilagante pandemia del coronavirus ed anche perché le "befane" di una volta non ci sono più. Ricordiamo quella dei vigili urbani, dei postelegrafonici, dei dipendenti dell'Orobia poi ENEL, dei dipendenti comunali e quante altre tra bocciofile e circoli: sono ormai tutte nell'album nostalgico dei ricordi.
I Magi entravano anche nel palazzo civico di piazza Diaz, nel salone consiliare gremito dai bambini dei dipendenti. La distribuzione dei doni aveva la regia della professoressa Antonietta Nava, vice sindaco, con la collaborazione del professor Annibale Galeazzi dell'Ufficio Economato.
I Magi sfilavano nelle vie del centro, scendendo anche nella centralissima via Cavour per iniziativa dell'oratorio San Luigi, presso la basilica. Arrivavano dopo un percorso "misterioso" per suscitare curiosità e sorprese; toccavano strade periferiche, poco illuminate, come nell'antica contrada del Lazzaretto, vicino al ponte Nuovo, alla Malpensata Belvedere, alla Piccola in via Ghislanzoni. Erano precedute da staffette di giovani in bicicletta e da qualche moto, guzzino, vespa o lambretta, che scorazzavano vicino al seguito tra armigeri e valletti. Le comparse erano reclutate tra i ragazzi dell'oratorio e nel sottopalco del teatro i negretti si preparavano al colore usando bruciacchiati turaccioli. La loro marcia aveva una prima tappa in piazza Garibaldi, presso il castello di re Erode, allestito davanti a palazzo Falck, che oggi è la sede dei commercianti. L'altoparlante della sosta presso Erode sottolineava, però, che era la prima tappa di un cammino verso la capanna della natività allestita sotto il portico dell'oratorio San Luigi. All'oratorio c'era anche allestita, nel salone del primo piano, la mostra del presepe, con i lavori in pongo dei ragazzi delle elementari e delle medie.

Non mancavano le sorprese, nella serata dell'Epifania. La più clamorosa avvenne presso il Circolo Italo Casella, in via Torri Tarelli, che da vent'anni è stato chiuso. Un manifesto informava che la befana sarebbe giunta a sorpresa al circolo nella serata del 5 gennaio, vigilia dell'Epifania. Fra il generale stupore arrivarono, invece, i tre Re Magi. Si disse che qualcuno aveva sbagliato indirizzo o forse, più semplicemente i titoli dei manifesti della festa in famiglia per i più piccoli dei soci del circolo stesso.
A.B.
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