Il Prefetto: spaccio e furti (quasi 1.000 da inizio anno, con 57 'scoperti') le piaghe del lecchese. 'Un pò di superficialità' in tema di mafia

Il Prefetto di Lecco, si sa, è persona schietta. E limpida. Nel tracciare il bilancio di questo 2021 ormai prossimo a volgere al termine è partito dunque da ciò che, sul territorio, non va. Affiancato dal Questore Alfredo D'Agostino e dai Comandanti Provinciali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza Igor Infante ed Emilio Fiora, ha riconosciuto come i furti in abitazione siano ancora una piaga tale da far balzare il lecchese in vetta alle classifiche nazionali.

“Non amo le statistiche ma ci dicono che - anche se le denunce sono calate dell'8% rispetto al 2020 - siamo ancora tra i primi posti in Italia”. Se il meratese, per conformazione, vista la presenza di numerose vie di fuga a cavallo tra più province, è indubbiamente l'area più bersagliata, questo è poi il periodo dell'anno in cui il fenomeno si intensifica. A tal proposito il dr. Castese De Rosa ha preannunciato apposita ordinanza per l'intensificazione di controlli durante tutto il periodo natalizio, ringraziando tutti gli operatori delle forse dell'ordine e delle polizie locali che, anche in occasione delle festività, saranno schierati “in strada, per salvaguardare la sicurezza di tutti noi”.

Il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri Igor Infante

Ben 983 i furti in abitazione denunciati da inizio anno ai Carabinieri, quasi tre al giorni in media. 57 quelli in relazione ai quali sono stati scoperti i responsabili. 191 complessivamente gli arresti operati dagli uomini dell'Arma sul territorio, come aggiunto dal Comandante Infante. Circa 2.000 le persone deferite in stato di libertà. E sono sempre i suoi uomini impegnati in prima linea principalmente nel contrastare anche la seconda piaga del territorio evidenziata dal Prefetto: lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso del 2021 su tale fronte le due Compagnie di Lecco e Merate hanno potuto contare sull'appoggio – per servizi straordinari – del terzo reggimento di Milano, del nucleo elicotteri e del nucleo cinofilo con sede a Casatenovo. Innumerevoli i controlli posti in essere principalmente lungo la ss36 e sull'Alto Lago, con 12 arresti, 86 deferimenti e sei chili di sostanze stupefacenti sequestrate. “Si tratta di un fenomeno che va monitorato. Fermi qualcuno, arriva qualcun altro” la chiosa del Colonnello Infante, a riprova di come in una provincia tutto sommato florida come Lecco non manchi la domanda. Oltre che l'offerta.

Il prefetto Castrese De Rosa

I due “difetti” del territorio lecchese, vanno di pari passo con due punti di forza. Nel corso del 2021 sono saliti fino a toccare quota 37 i protocolli sottoscritti in tema di controllo di vicinato, l'ultimo dei quali la scorsa settimana con il Comune di La Valletta Brianza, realtà per la quale la Prefettura ha istruito anche la pratica per la creazione di un sistema di videosorveglianza di ampio respiro.
Farà da esempio per altre realtà, poi, il protocollo per la sicurezza nelle stazioni – in ottica anche preventiva rispetto a reati come lo spaccio – che ha portato, nei mesi scorsi, all'impiego di 7 ufficiali e 33 agenti di PL, per 646 ore di attività, grazie a un finanziamento di 40.000 euro della Regione, concesso per l'avvio di una sperimentazione che si vuole ora “stabilizzare” per il 2022, allargando la rete dei coinvolti. Hanno chiesto di aderirvi infatti anche i comuni che si affacciano sulla Lecco-Molteno-Monza. “La comandante Monica Porta che si è occupata del coordinamento era entusiasta del lavoro svolto” ha assicurato il dr. De Rosa. “Va valorizzato questo nuovo spirito della PL che esce dal suo territorio, collaborando: dobbiamo vincere i campanilismi”.
E come lecchesi, in vista soprattutto dell'arrivo delle ingenti risorse attese nell'ambito del PNRR, dobbiamo anche preparare quella “rivolta popolare” invocata dal Prefetto per arginare il rischio di infiltrazione mafiosa nel nostro tessuto economico, con le associazioni di categoria sollecitate a fare la loro parte. “Vediamo un po' di superficialità” ha sostenuto il rappresentante del Governo sul territorio, ricordando come anche la criminalità organizzata abbia cambiato la propria pelle, rinunciando a sparare per indossare invece giacca e cravatta. 2.490 le comunicazioni antimafia firmate nel 2021, 500 le informazioni, 15 le interdittive che sommate a quelle dell'anno precedente fanno schizzare il conto a 26, numeri che fanno parlare di un vero e proprio radicamento della mafia (e dell'antimafia) in quel di Lecco. “Tutti i destinatari di interdittiva hanno promosso ricorso al Tar: non abbiamo avuto nessuna soccombenza” la chiosa – soddisfatta – del Prefetto, citando inoltre il protocollo antiusura sottoscritto pochi mesi fa, altro strumento di prevenzione, in un ambito particolarmente delicato, attenzionato con costanza dalla Finanza, come confermato dal Colonnello Fiora, al suo primo bilancio di fine anno.

Il comandante provinciale della Guardia di Finanza Emilio Fiora

“E' stato facile – ha detto a pochi mesi dal suo insediamento – inserirsi in una squadra che gioca a memoria e gioca bene”, con riferimento alla stretta collaborazione tessuta nel tempo con le altre forze di Polizia. Quanto al Corpo, ha sottolineato come a tutela dell'economia legale e della spesa pubblica, siano in corso verifiche mirate, “non si lavora a strascico ma si cerca di colpire chi lo merita”.
E' delle fiamme gialle, infine, il primo provvedimento di chiusura temporanea di una attività dopo l'entrata in vigore del “super green pass”. Complessivamente ad oggi – un due settimane e tre giorni  - sono state controllate oltre 4.200 persone con 11 sanzioni e 616 attività con tre titolari multati.
Poche dunque le “tirate d'orecchio” , a riprova del “senso di responsabilità” dei lecchesi, con la provincia che svetta tra le prime in Italia per percentuale di vaccinati, come ben sottolineato dal Prefetto, sempre pronto a parlare di Lecco come di un (bel) modello, per tanti aspetti.

Segue articolo sull'attività della Questura
A.M.
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