Lecco: un presepe vivente da San Giovanni a Rancio. Per Laorca i ricordi del 1996...

Saranno i giovanissimi dei gruppi (pre) adolescenti dell’oratorio di San Giovanni a dar vita al presepe vivente che si svolgerà nella serata di venerdì 24 dicembre, con inizio alle 19.45. La rievocazione della natività avrà luogo con “stazioni” lungo il tracciato che dalla parrocchiale di San Giovanni raggiunge quella di Maria Assunta, a Rancio Basso. Sono tutti invitati, in particolare i bambini che frequentano i percorsi di catechesi, insieme alle famiglie e agli educatori. Alle 20.30 la Messa della vigilia verrà celebrata nella chiesa di Rancio Basso per i ragazzi. Vi sarà la cerimonia di benedizione dei bambinelli dei presepi delle case, pertanto il suggerimento è quello di portare con sè le statuine. Le celebrazioni della notte di Natale nella comunità pastorale Beati Mazzucconi e Monza prevedono la Messa solenne alle ore 24 nelle tre parrocchiali di Laorca, Rancio e San Giovanni.


Il portico di casa Mazzoleni a Laorca, dove c'era la natività

A Laorca, in particolare, sarà una serata densa di ricordi. Sono infatti trascorsi 25 anni da quel Natale 1996 in cui, nonostante la pioggia, si svolse un grande presepe vivente allestito sul sagrato della colonna dei crapuni, tra i portici di casa Mazzoleni e il “baluardo” all’inizio di via Settala. Quest’ultimo era divenuto la reggia di re Erode, interpretato da Riccardo Gerosa, affiancato dal sommo sacerdote Giuliano Dell’Oro, attualmente uno degli organizzatori della festa della Terza domenica di luglio. Fra le bancarelle del mercato c’era un capo reparto della Moto Guzzi di Mandello Lario (ora in pensione), Giorgio Locatelli, mentre ortolana e filandiera si improvvisarono due casalinghe: Virginia Colombo e Marilena Locatelli. Nel gioco delle luci affidato a mobili “fanali” sbucavano sul sagrato dalle vicine viuzze angeli, soldati romani, mercanti, pastori e anche i re Magi. Irruppe anche il mulo Pluto indicato come quello al seguito di Giuseppe e Maria. La voce recitante era quella di Fabiola Vezzà, che accompagnava i passi principali della natività.


La colonna dei crapuni, dove c'era la reggia di re Erode

Il presepe vivente tornava a Laorca con la regia del giovane Fabrizio Meles, allora studente in legge, dopo un’assenza che durava dal 1984. Si era impegnata tutta la comunità parrocchiale con don Angelo Galbusera, l’oratorio con suor Moira, diversi genitori, il tutto per il non facile e breve allestimento teatrale, nel cuore del vecchio nucleo del rione. Singolare la vestizione dei Magi, con pianete liturgiche preconciliari, recuperate in vecchi armadi della sacrestia. San Giuseppe era interpretato da Antonio Valsecchi, popolare presidente dell’Inter Club; non si è saputa, invece, la squadra di appartenenza della Madonna, che era Riri Valsecchi Selva.
Quando tornerà un presepe così a Laorca? Un quotidiano, nella cronaca scrisse: “Pastori e Re Magi invadono Laorca…”.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.