Confindustria: costi energia e gas alle stelle. Avanti così si temono gravi fermi produttivi

Lorenzo Riva
“I prezzi di energia elettrica e gas naturale hanno raggiunto valori ormai insostenibili per la grande maggioranza delle imprese”. A commentare con grande preoccupazione quanto sta accadendo sul mercato è il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Lorenzo Riva, in un quadro dove le quotazioni stanno “decollando”, con incrementi repentini che sembrano fuori controllo.
“L’energia elettrica in consegna questa settimana - continua Lorenzo Riva – si attesta su valori superiori ai 400 €/MWh, cui vanno aggiunti tutti gli altri corrispettivi che gravano in fattura: perdite, dispacciamento, trasporto, oneri, accise. E la situazione non cambia per il gas naturale, con prezzi intorno ai 160 €cent/m3”.
Si tratta di valori dieci volte superiori rispetto a quelli degli ultimi anni con un impatto grave sui conti, soprattutto per tutte quelle aziende per le quali l’energia elettrica e il gas rappresentano una voce di costo importante.
“Gli interventi recenti del Governo in materia - evidenzia il Presidente del Consorzio Energia Lombardia Nord Giacomo Riva - non garantiscono benefici alle PMI e alle grandi imprese, gravemente esposte a mercati che sembrano muoversi fuori dalle comuni logiche. Tanto è vero che i segnali di allarme che riceviamo dalle aziende sono di gravità crescente, nell’impossibilità, allo stato attuale, di individuare soluzioni che fanno temere lo spettro di possibili chiusure nel breve e nel medio termine, poiché i costi da sostenere per le forniture erodono i margini ormai da mesi”.
“La situazione desta molta preoccupazione - continua Giacomo Riva - e appaiono di scarsa efficacia sia le soluzioni adottate dal Governo, sia l’impostazione della politica energetica comunitaria, che ha di fatto esposto il tessuto industriale continentale ad una grave e pericolosa crisi e al rischio di vedere in ginocchio intere filiere e comparti manifatturieri”.
Senza una soluzione in tempi rapidi, infatti, “temiamo uno scenario segnato da fermi prodottivi e un contraccolpo drammatico per l’economia, con le evidenti conseguenze sui lavoratori che si troverebbero ad affrontare una contrazione del potere di acquisto in un periodo di forte inflazione” conclude Lorenzo Riva.
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