Raccontarla e raccontarsela

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Alle ore 19.07, di ieri lunedì 20, il Sindaco Gattinoni, in Consiglio comunale, ha firmato la sua resa.
Una resa che sancisce, se ce ne fosse bisogno, la fine di una speranza, quella di riuscire a raccontarla oltre che raccontarsela.

I molti elettori che hanno coltivato, in perfetta buona fede, questa sua illusione non hanno avuto bisogno nemmeno di chiedere conto, è stato lo stesso sindaco a far tutto da solo.

Dopo lo Statuto di Silea fatto votare senza preventiva informativa in commissione; dopo la votazione sul Teleriscaldamento fatta approvare senza l'opportuna completezza dei documenti propedeutici a una decisione pienamente consapevole; ieri lunedì, appunto, alle ore 19,07 la resa senza consapevolezza si è concretizzata, con la comunicazione all'aula dell'esito della manifestazione di interesse ai fini della individuazione della possibile nuova sede del Comune.

Senza imbarazzo comunica infatti che alle ore 12 della stessa mattina, si era chiusa la possibilità di depositare, da parte dei proprietari immobiliari, le loro offerte e, con un tono un po' di finto stupore e un po' da vero attore, ha comunicato che sono pervenute...
UNA proposta.

Consiglieri e città restano trepidanti in attesa dell'annuncio di quale immobile sia.
Forse anche la magistratura.

Non vi è stata infatti possibilità, anche se non comportava nessuna violazione di Legge, sapere in aula il nome del privato che ha depositato l'offerta.

Hanno insistito più e più consiglieri ma nemmeno un pool di Power Ranger sarebbe riuscito a cavare il nome.
Custodito come fosse il sacro graal e non il segreto di pulcinella.

Dopo questo consiglio comunale, parafrasando si potrebbe dire che questo Comune è così sfasciato che persino lo sfascio è un obiettivo troppo ambizioso da raggiungere.
Paolo Trezzi
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