Lecco: passaggio del testimone nel segno della continuità in API. Vavassori: 'pronto a portare avanti le istanze dei nostri associati'

Rifacendosi alla battuta del direttore Marco Piazza, Api Lecco-Sondrio in vista delle festività di fine anno ha tenuto in serbo un “bellissimo regalo di Natale”: nei giorni scorsi, come già reso noto, il consiglio direttivo ha eletto all'unanimità il nuovo presidente. Enrico Vavassori, classe 1967, titolare delle omonime Trafilerie con sede a Beverate di Brivio, raccoglie il testimone di Luigi Sabadini, arrivato al termine della sua esperienza da comandante dopo aver traghettato all'Associazione anche nel mare reso improvvisamente burrascoso dalla pandemia.

Il nuovo presidente di Api Lecco-Sondrio Enrico Vavassori, la presidente del Gruppo Giovani Laura Silipigni,
il past president Luigi Sabadini e il direttore Marco Piazza

“Si tratta di un passaggio di consegne nel segno della continuità, Enrico è amico oltre che un collega e compagno di Consiglio: nulla di traumatico, dunque” ha puntualizzato l'ormai past president, facendo accenno ovviamente alle “traversie” che lo hanno portato – in via straordinaria – a guidare Api Lecco-Sondrio per un triennio aggiuntivo ai “regolari” primi due mandati.
“Sono veramente contento di passare il testimone, sono veramente stanco ma non dell'Associazione” ha dunque aggiunto, ringraziando – per rimanere nella metafora nautica – l'equipaggio che nel tempo ha remato al suo fianco. “Sono assolutamente orgoglioso della struttura che si è venuta a creare e consolidare in questi anni. Ringrazio sentitamente le ragazze e i ragazzi – li posso chiamare così perché sono tutti più giovani di me - che lavorano con noi: in loro c'è professionalità e affezione al loro lavoro e alla problematica legata al loro lavoro. Come Associazione abbiamo un doppio ruolo, politico e di assistenza. Risolvere i problemi che man mano si presentano è difficile. E' doveroso dunque da parte mia ringraziare per quello che hanno fatto, stanno facendo e sicuramente continueranno a fare. Devo – ha poi proseguito nel suo discorso di commiato – ringraziare i colleghi di Consiglio e Giunta. Loro mi hanno sopportato: quando parto con delle idee, sono abbastanza inquadrato, lo ammetto. Sarà l'anima dell'ingegnere!” ha sostenuto Sabadini sorridendo. “Abbiamo svolto un lavoro di squadra: ognuno si è preso il suoi pezzettini di oneri e onori e li abbiamo portati avanti”.
Anche quando la burrasca imperversava. E non solo per via della pandemia. “Prima ci siamo trovati ad affrontare il problema del Covid poi quello delle materie prime ed ora la tragedia dell'aumento dei costi energetici”. Un nodo quest'ultimo che rischia nuovamente di sparigliare le carte. “Tutta l'industria di prima e seconda lavorazione rischia di venire sgretolata perché non stiamo parlando di rincari del 5% ma del 300%, 400% o 500% che scardinano la logica di contabilità aziendale e dunque una filiera che sembrava aver trovato una nuova configurazione” ha ribadito l'ing. Sabadini, ricordando come la piccola industria abbia sofferto in passato delle delocalizzazioni ed ora, nel momento in cui pareva si stesse tornando a ragionare su una filiera più prossima, “ecco questa tempesta perfetta sui mercati energetici” che rischia di stravolgere nuovamente gli scenari.

Enrico Vavassori

Questo il contesto in cui prende avvio il primo mandato di Enrico Vavassori alla testa di Api Lecco-Sondrio. Quale presidente, l'imprenditore briviese – abituato al fare, con concretezza, essendo entrato in azienda a 19 anni, portando avanti l'attività avviata da nonno Alfredo e papà Nerino - vorrebbe diventare “catalizzatori di nuovi stimoli”, basando dunque il suo operato sull'ascolto e il confronto con gli associati, “per portare avanti le loro istanze e le loro battaglie”.
Già consigliere dal 2018,  immagina i prossimi tre anni “in piena continuità con quando portato avanti dal presidente Sabadini, andando a consolidare ulteriormente asset storici per cercare poi di far crescere servizi nuovi e già apprezzati come quelli legati al welfare aziendale”.
Il tutto in un quadro già di grandi numeri: 386 i corsi di formazione organizzati nel 2021 con 5.330 ore di docenza e 430 aziende coinvolte; 50 i progetti di internazionalizzazione in corso, il 60% dei quali nel settore metalmeccanico con l'Europa quale area di riferimento nel 70% dei casi (la metà dei quali in Germania, Austria e Svizzera). Nell'ultimo anno, il 56% delle pratiche trattate nell'ambito delle Relazioni industriali e sindacali hanno riguardato gli ammortizzatori Covid, il 20% vertenze individuali, il 18% tematiche connesse alla cassa integrazione ordinaria.
Il Consorzio Adda Energia al momento,  poi, gestisce la fornitura elettrica di oltre 300 utenze per un consumo complessivo di 250 milioni di kWh, contribuendo a limitare gli effetti della dinamica rialzista che sta caratterizzando – come detto – i mercati energetici.
Tra i servizi poi cresciuti maggiormente troviamo appunto, come detto dal presidente Vavassori, il welfare aziendale che dal 2018 ha visto salire il valore complessivo dei piani dai 300 mila euro fino agli 800 mila euro di oggi. Lavoratori e lavoratrici, nel dettaglio, hanno apprezzato particolarmente i fringe benefit (52%), l'ambito ricreativo, dei viaggi e del tempo libero (19%), l'area dell'istruzione dei figli (12%), la salute (7%) e la previdenza complementare.
“L'Associazione è sana, con valori solidi” ha chiosato il nuovo numero uno. “Ora ci aspettano nuove sfide immediate. Tra tutte, nei prossimi anni, quella della transizione ecologica che dovrà trovarci pronti”.
Essenziale, per Vavassori, da questo punto di vista, investire sulla formazione, dando gambe per camminare all'auspicio che le scuole tecniche tornino ad essere scelte dai ragazzi.

Laura Silipigni

A tal proposito, nel suo intervento d'esordio, ha lasciato per ultimo, non certamente per importanza, il Gruppo Giovani di Api, realtà - che “rappresenta il nostro futuro, anche associativo” - affidata per il prossimo triennio alla guida di Laura Silipigni, volto della Tag srl di Dolzago, riconfermata presidente dopo un primo mandato fortemente condizionato dal Covid. Un mandato che, tutto sommato, chiude comunque in positivo. “E'  venuto a mancare lo stare insieme ma il doverci reinventare ha portato a un sacco di cose interessanti. Tra le ultime collaborazioni quella con Telefono Donna e quella con Feder manager, con un progetto ampiamente apprezzato e che ripeteremo” ha detto la 36enne, che per il suo “mandato bis” sarà affiancata da un consiglio direttivo quasi completamente riconfermato,  “con alcune new entries per la giusta amalgama per proseguire. La nostra parola d'ordine sarà ricostruire” ha annunciato. E i festeggiamenti per il 30esimo del Gruppo – posticipati al 2022 proprio per arrivare preparati - sono già un buon punto di partenza. Giovani e "senior", insomma, con i loro Presidenti, sono pronti a fare la loro parte in Api. Del resto, come sottolineato da Laura Silipigni, “non siamo realtà separate, siamo qui, insieme, per dare risposte”. Buon lavoro.
A.M.
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