Presentato il secondo volume sulla Storia di Lecco, fino al dominio spagnolo

Dalla crisi del ducato visconteo agli Sforza e al dominio spagnolo: presentato al Polo territoriale del Politecnico il secondo volume della Storia di Lecco voluto dall’Associazione degli ex alunni del Liceo classico Manzoni e la cui stesura è affidata ad Angelo Borghi.




Il primo era uscito due anni fa e ora si attende il terzo che arriverà fino alla Seconda guerra mondiale e concluderà l’opera. Il progetto prevedeva inizialmente la pubblicazione di un tomo ogni anno, una tabella di marcia che non si è potuta rispettare da un lato per l’emergenza Covid e dall’altro per la necessità di ulteriori approfondimenti da parte dell’autore.


Cesare Furlani e Angelo Borghi

Se il primo volume – ha ricordato il presidente della stessa associazione Glauco Cogliati – riportava un "omaggio" ai docenti, il secondo ha una dedica (peraltro firmata dall’ex alunno e scrittore di grande successo Andrea Vitali) per gli studenti, «una dedica azzeccata perché i ragazzi sono la cosa più preziosa che abbiamo» come ha detto Maria Luisa Montagna, preside dello stesso Liceo Manzoni nel suo intervento di saluto. E da parte sua, l’assessore alla Cultura Simona Piazza ha proposto che il terzo volume sia dedicato a tutte le donne e gli uomini di Lecco. Presente anche Maria Grazia Nasazzi, "numero uno" della Fondazione comunitaria del Lecchese che ha dato il suo contributo per la pubblicazione dell’opera.


Piergiorgio Mandelli


La copertina del libro

Rispetto al primo libro, questo secondo presenta alcune novità di impostazione. Oltre ai testi di Borghi, sono anche stati inseriti alcuni approfondimenti redatti da altri autori, ma anche dagli studenti che ancora frequentano il Liceo e che sono stati coinvolti nell’ambito di particolari progetti didattici. Si tratta di Alessandro Ariano, Margherita Mirri, Maria Virginia Bonaiti, Chiara Lavinia Cattaneo, Mauro Bai, Giulia Fumagalli, Giorgia La Torre ed Elena Monti, allievi delle classi IV e V che si sono occupati di Marco D’Oggiono, della peste e del polittico della chiesa di Annone Brianza, con il coordinamento dei docenti Giovanni Valagussa, Laura Polo e Marco Sampietro nonché della presidente dei volontari di San Giorgio di Annone Sabrina Galli.


Gli alunni del Liceo Manzoni


Maria Luisa Montagna

Altri interventi sono invece firmati da Emilio Amigoni, Piergiorgio Mandelli, Franco Minonzio, Carlo Francesco D’Alessio e Alessia Castelnuovo. Furlani e Mandello, inoltre, sono con Pietro Sala i curatori editoriali dell’opera.
La presentazione è stata conclusa, naturalmente, dall’intervento di Angelo Borghi che si è ricollegato alle “genti meccaniche” di manzoniana memoria alle quali si era precedentemente accennato nel corso dell’incontro e ha detto come abbia cercato di dare spazio a loro, agli umili che per lavoro sono arrivati da più parti nel nostro territorio e dai quali tutti noi discendiamo. Con il problema, nel voler darne memoria, dei documenti che dicono poco e che provengono da genti istruite, da gente ricca o magari dai processi e offrono quindi un punto di vista che non è quello dei diretti interessati.


Angelo Borghi e Glauco Cogliati

Dialogando con Mandelli e Furlani, Borghi ha inoltre parlato del Medeghino, di stregoneria e di san Carlo Borromeo, dei tesori artistici, della guerra tra Milano e Venezia e del confine realizzato a Chiuso, l’unico di Stato contraddistinto da una muraglia ora «cancellata da una pista ciclabile».
D.C.
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