Lecco: aggrediti due poliziotti penitenziari in carcere. Dura presa di posizione dei sindacati

La casa circondariale di Pescarenico
Aggredite due unità del personale della Polizia Penitenziaria quest'oggi all'interno della casa circondariale di Pescarenico.
A darne notizia sono state le sigle sindacali, fra cui il segretario territoriale della UILPA-Polizia Penitenziaria di Lecco Giuseppe Pisano che ha riferito attraverso un comunicato stampa, quanto accaduto.
"Verso le ore 11 circa un detenuto attirava la propria attenzione iniziando a sbattere l'anta dell'armadietto. Sembra che l'ispettore si stesse avvicinando a lui per persuaderlo e riportarlo alla calma ma soprattutto per comprendere il motivo del gesto di protesta. Improvvisamente cogliendolo di sorpresa, il detenuto di nazionalità italiana lo ha colpito e aggredito. Non sappiamo se l'ispettore è stato colpito con un pugno o con altro oggetto, ma solo grazie all'ausilio immediato di un agente di polizia penitenziaria e altri detenuti presenti al momento dell'aggressione, si è riusciti a bloccare l'aggressore evitando che l'episodio avesse un finale peggiore. L'ispettore ha riportato 20 giorni di prognosi, l'altro agente 11 giorni. Piena solidarietà ai miei colleghi aggrediti e soprattutto un augurio di pronta guarigione''.
Un episodio grave, sul quale è intervenuto anche il segretario nazionale UILPA-Polizia Penitenziaria Calogero Marullo. ''Si parla continuamente di aggressioni che avvengono nei confronti del personale di polizia penitenziaria, sembra veramente un vero e proprio bollettino di guerra. Sentiamo parlare spesso degli istituti di Como, Cremona, Pavia e, adesso sentiamo parlare anche di Lecco che peraltro è un istituto penitenziario apparentemente tranquillo e che in pochi avrebbero immaginato e pensato ad eventuali aggressioni ai danni dei poliziotti penitenziari. Questo episodio di fatto dimostra come l'attuale sistema penitenziario è obsoleto e superato, possiamo veramente sostenere che non è più funzionante e che ormai si ha la necessità di un confronto con l'Amministrazione per discutere al più presto su un nuovo modello custodiale e soprattutto abbiamo la necessità di riportare ai Poliziotti Penitenziari migliori condizioni di lavoro. Ho sempre sostenuto che la Polizia Penitenziaria non può continuare a prendere schiaffi da detenuti, indipendentemente se trattasi di detenuti affetti da patologie psichiatrici o meno, i miei colleghi non possono sempre rischiare la propria pelle a causa di un sistema penitenziario probabilmente non funzionante, se un detenuto si permette di toccare un uomo dello Stato, sta offendendo la dignità delle persone che svolgono il proprio servizio con serietà, onorabilità e professionalità. Speriamo che l'Amministrazione applichi ciò che prevede la circolare a firma del Capo Dap in casi come questi, utile anche al fine di dare un segnale di vicinanza ai colleghi di Lecco e far magari comprendere al detenuto autore dell'aggressione che forse non merita di essere ospitato in un istituto come quello di Lecco dove la vivibilità probabilmente è migliore di qualche altro istituto penitenziario'' ha detto, complimentandosi per la professionalità dimostrata da tutto il personale di Polizia Penitenziaria di Lecco.
Parole alle quali hanno fatto eco quelle espresse da Matteo Zizza, segretario generale territoriale della Fns Cisl Monza Brianza-Lecco, secondo il quale l'aggressore sarà deferito alla locale Procura della Repubblica. ''Ci stringiamo intorno a queste donne e a questi uomini, dando testimonianza del loro alto valore, spronandoli a continuare a spendere le loro energie per la sicurezza collettiva ed il rispetto della legalità in un contesto difficile quale è il carcere'' si legge nel comunicato diffuso dalla Cisl, che chiede un sollecito intervento da parte dell'autorità dirigente del carcere affinchè certi episodi trovino la giusta e tempestiva risposta disciplinare e non restino impuniti.
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