Calolzio: dal 19 torna al Lavello la mostra di presepi di carta

Nata nel 2006 dopo l'acquisto di alcuni fogli della storica stamperia milanese "Marca Stella", torna al Monastero del Lavello di Calolzio a partire dal 19 dicembre la mostra di presepi di carta, che quest'anno vede anche due opere particolarmente originali.
La prima è stata firmata da Giorgio Ansaldi (Dalsani), con una variegata tipologia di personaggi: il "quadretto" presenta anche figure davvero inusuali, storico-bibliche, tutte perfettamente inserite nel contesto con un'attenta cura sia nei costumi sia negli accessori a corredo, in particolare nel corteo dei Re Magi. Diverse anche le donne, cosa abbastanza rara nei presepi dell'epoca. L’autore, infatti, era nato nel 1844 a Mondovì: invece di fare l’ingegnere, come da studi effettuati, fa il “disegnatore”. È con lo pseudonimo Dalsani, anagramma del suo cognome, che inizia a realizzare caricature per un giornale umoristico milanese. Lo fa già durante il periodo di studi, arricchendo i suoi libri scolastici di ritratti di insegnanti e compagni. Farà parte di un gruppo di giornalisti fondatori di riviste a carattere satirico sia a Torino che a Milano e fonderà la rivista “La Luna”. Illustrerà anche eventi di cronaca per il Corriere della Sera, la Gazzetta Piemontese e per una rivista di Cagliari per cui disegnerà una quarantina di tavole con costumi Sardi oltre a molto altro.
Il presepio in mostra a Calolzio sembra essere l’unico che Dalsani ha realizzato: il Centro Culturale Il Lavello è riuscito ad avere i fogli che lo compongono grazie alla cortesia di Pier Luigi Bombelli che, oltre ad essere un collezionista di opere di questo tipo, ha scritto un interessante ed esauriente libro proprio su questo tema.



Il secondo presepio in evidenza è di Erio Proverbio: in questo, a differenza degli altri dove si notano perlopiù singole figure, è possibile osservare gruppi con due e più personaggi, opere distinte ma perfettamente collegate. La particolarità è rappresentata anche dai colori, quasi sempre primari e brillanti, con predominanza di quelli caldi che attraggono lo sguardo, ottimamente contrastati dall'azzurro del cielo terso. L’autore, nato a Legnano nel 1949, frequenta il liceo artistico di Brera, a Milano, dove si diploma nel 1967. Inizia producendo scenografie per rappresentazioni teatrali, fra cui diverse per Lecco, prosegue con lavori di grafica ed incisione ma soprattutto esegue dipinti a carattere religioso di grandi dimensioni per altari e cappelle.



Visibile sotto i portici della chiesa del Lavello, inoltre, sarà proposta la mostra "Gesù è nato". È un omaggio al Bambino che pittori, da Giotto ad Arcabas, hanno dedicato alla venuta al mondo di Gesù con un riferimento iniziale al dipinto della Nascita che ancora si osserva sopra il portone d’entrata a lago dell'edificio religioso e all’Adorazione dei Pastori che si trova all’interno.


Inoltre la Natività dello scultore Antonio Guerra, solitamente collocata dentro il Monastero del Lavello è stata portata all’esterno: un incontro fra scultura e pittura.
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