Lecco: a processo per bancarotta chiede un rinvio per le elezioni provinciali, il collegio tira diritto

Il Cortile delle Botti e dei Sassi di via Ghislanzoni
in una foto tratta da https://www.facebook.com/bottesassi/
Il collegio giudicante – presidente Martina Beggio, a latere i colleghi Giulia Barazetta e Gianluca Piantadosi – ha scelto di... tirare diretto. Non è stata accolta l'istanza di differimento dell'udienza odierna del procedimento per bancarotta fraudolenta intentato nei confronti di Mattia Micheli, imprenditore edile noto sul territorio ma anche consigliere comunale ad Abbadia e candidato alle imminenti elezioni provinciali. Proprio in considerazione della chiamata alle urne – si vota sabato – l'imputato aveva avanzato preventivamente al Tribunale richiesta di rinvio per legittimo impedimento. Rimessa alla corte la decisione, il presidente ha disposto il procedersi oltre, non accogliendo una istanza non pienamente motivata dai legali, che non hanno specificato in quali precise attività di campagna elettorale Micheli sarebbe stato quest'oggi impegnato. In ogni caso, ha puntualizzato il collegio, l'aspirante consigliere provinciale, sapendo già dello scorso settembre della seduta odierna, avrebbe potuto organizzare diversamente la propria agenda, inserendo – qualora fosse sua intenzione partecipare – anche la “capatina” in Tribunale. Per queste ragioni – e per non “buttare” due ore, stante anche il ruolo particolarmente pieno – l'udienza si è tenuta regolarmente, aperta dalla deposizione della dottoressa Sonia Mora, curatore fallimentare. Sotto la lente della magistratura – come già anticipato – vi è infatti il crac della CBS srl, società nata per il "rilancio" dello storico Cortile delle Botti e dei Sassi di via Ghislanzoni a Lecco, dichiarata fallita nel 2019. 170.800 euro la cifra indicata dal capo d'imputazione quale presunta distrazione in capo a Micheli quale legale rappresentante dell'impresa, per un pagamento apparentemente senza una plausibile giustificazione effettuato in favore della costruttrice, ovvero altra impresa riconducibile alla famiglia Micheli, poi anch'essa fallita. Sentiti altresì l'immobiliarista Norma Besana, liquidatrice della CBS e il commercialista Cesare d'Attilio, curatore della Impresa Edile Micheli Livio & Figli Srl, citato dalla parte civile rappresentata dall'avvocato Davide Brambilla, in relazione ad un terreno a San Giovanni coinvolto nella vicenda che, come in un gioco a scatole, tocca più società complicando passaggi che, magari, nel proseguo del dibattimento, troveranno una loro spiegazione. La causa è stata aggiornata al prossimo 10 marzo, con l'audizione dei testi residui. Il 22 settembre prevista invece la discussione finale.
A.M.
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