Civate: rapina a colpi di bastone, il processo non decolla

La prossima sarà la sesta udienza, la seconda al cospetto del collegio giudicante dopo l'ampia fase preliminare. L'imputato nel frattempo, a quanto pare, già senza fissa dimora al momento dell'identificazione, parrebbe essere irrintracciabile mentre è già stata stralciata, dando vita a un procedimento parallelo, la posizione dell'altro coinvolto. Spese su spese, insomma, se si vuole vederla dal lato della Giustizia. Ma tant'è. Tornerà in Aula, dopo il sostanziale nulla di fatto odierno, il prossimo 10 febbraio alle 14.15 per gli incombenti di prima udienza, il fascicolo a carico di Mohamed Mokawama, cittadino algerino, classe 1994, a processo per rapina e lesioni nei confronti di altri due stranieri, incontrati sulla sua strada, nei pressi della stazione di Civate, il 21 febbraio 2019. Stando al capo d'imputazione, il 27enne - difeso d'ufficio dall'avvocato Ruggero Panzeri - in concorso con un coetaneo, anch'egli magrebino, avrebbe sottratto, picchiandolo con dei bastoni, il cellulare e il portafoglio - contenente 100 euro - ad un marocchino, classe 1973, residente a Senago. Il suo amico poi avrebbe rincorso la loro vittima, prendendosela anche con un senza fissa dimora, classe 1956, algerino, che si trovava con lui, sfilando di tasca anche a quest'ultimo il telefono. Cinque i giorni di prognosi rimediati dal primo dei derubati, per i colpi subiti al torace e a un braccio. Tra due mesi la prossima udienza.
A.M.
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