Galbiate: un progetto di agricoltura sociale in località Selvetto con la Coop. Solidarietà

Vale mezzo milione di euro l'interessante iniziativa che potrebbe vedere la luce a breve in località Selvetto (Sala al Barro), grazie a un'idea della Cooperativa Solidarietà presentata per il finanziamento a Fondazione Cariplo in collaborazione con Eliante e il Parco Monte Barro: si tratta di un progetto di agricoltura sociale che implica la coltivazione di ortaggi e vigneti su di un terreno di circa tre ettari concesso in comodato d'uso alla stessa Cooperativa, che sfrutterebbe inoltre un fabbricato rurale per avviare un'attività di ristorazione e una di turismo a cavallo, oltre a un percorso di ippoterapia.


Alcuni dipendenti della Cooperativa Solidarietà

A regime, il progetto potrebbe occupare almeno una decina di persone, in aggiunta a quelle già al servizio della realtà attualmente diretta dal giovane Francesco Braguti (venti dipendenti e sei tirocinanti, a cui si affiancheranno presto ulteriori sette assunti a tempo indeterminato). L'iniziativa è stata presentata nella mattinata di ieri presso il Comune di Galbiate, dove il sindaco Piergiovanni Montanelli ha incontrato alcuni rappresentanti della Cooperativa Solidarietà, che da più di trent'anni offre una possibilità di lavoro e concreta inclusione a persone in situazioni di fragilità.


Piergiovanni Montanelli, Erminio Redaelli, Francesco Braguti

"Si tratta di una risorsa insostituibile per la nostra comunità - discreta e silenziosa, da sempre multietnica, multiramo e polivalente - e siamo convinti che ci siano davvero i presupposti per sviluppare ulteriormente le sue potenzialità" ha commentato il primo cittadino, con un doveroso ringraziamento al direttore uscente Angelo Mazzola che ha dedicato alla Coop tutta la sua carriera. "Penso che l'economia sociale costituisca un pilastro determinante per le civiltà moderne: quella finalizzata alla sola produzione e all'accumulo di ricchezza, del resto, sta dimostrando tutti i suoi limiti, sia ambientali (inquinamento, cambiamenti climatici...) che sociali (emarginazione dei soggetti più deboli, nuove malattie professionali, difficoltà di conciliare vita familiare e lavoro...). Una società evoluta è fatta di solidarietà, principi mutualistici e democrazia, che sono i valori alla base del movimento cooperativo mondiale. Riteniamo che la Cooperativa Solidarietà sia in grado di affrontare tutti questi argomenti trasformandoli in opportunità per i nostri cittadini e per il nostro territorio. Senza esitazione, quindi, abbiamo individuato questa realtà come destinataria di un possibile contributo che sicuramente non rappresenterà una soluzione al calo di fatturato e degli utili conseguenti, ma sarà un primo segnale di attenzione e un primo passo per la costruzione di un percorso virtuoso che possa portare ulteriori ricadute positive sulla nostra gente e sul nostro territorio".



All'incontro in Comune ha partecipato inoltre Erminio Redaelli, membro del direttivo ed ex presidente, che ha ricordato le origini della Cooperativa Solidarietà nel 1986 e in particolare le figure delle fondatrici Gina Andreotti e Luciana Boldini Nardo. Tra i presenti anche Corrado Valsecchi (ex assessore ai Lavori pubblici di Lecco e stretto collaboratore della Coop) e Amabile Milani (inossidabile figura legata al mondo del sociale galbiatese), insieme al vice sindaco Maria Butti e alla dott.ssa Lara Malugani, responsabile dell'area Servizi sociali del Comune.



Per l'occasione, il sindaco Montanelli ha poi consegnato al direttore Francesco Braguti una copia del libro dedicato alla frazione di Camporeso, collocata proprio sopra il Selvetto, che ospita il MEAB e il Museo della tradizione contadina. A giorni, poi, arriveranno novità sul progetto di agricoltura sociale, in attesa di accoglimento da parte della Fondazione Cariplo.
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