Casargo: la Finanza in Comune accende l'opposizione. La dura replica del sindaco. 'Indagini su un tecnico'


Due accessi della Guardia di Finanza in Comune a Casargo nell'arco di qualche mese infiammano lo scontro tra Pasquini. A gettare benzina sul fuoco è Giovanni, candidato sindaco non eletto e capogruppo dunque tra le file dell'opposizione. A replicare a tono, dopo aver già fornito in consiglio le risposte richieste dalla minoranza, ci pensa invece il primo cittadino in carica, Antonio, pronto a sottolineare come – da quanto a sua conoscenza – la sua amministrazione sia completamente estranea all'attività ispettiva delle fiamme gialle concentrata invece, parrebbe, sulla figura di un professionista, collaboratore esterno da oltre dieci anni dell'Ente, ancora oggi stimato dalla Giunta che non gli ha fatto venir meno la fiducia precedentemente accordatagli.
“Con una specifica interrogazione rivolta al sindaco di Casargo, il gruppo della Lega Lombarda, in occasione dell'ultimo Consiglio comunale del 28 novembre scorso, aveva richiesto delucidazioni riguardo alla visita degli agenti della Guardia di Finanza in Municipio, avvenuta nello scorso mese di aprile. Il blitz delle Fiamme gialle, passato purtroppo sottotraccia per alcuni mesi, aveva permesso ai militari di raccogliere ampia documentazione sia tecnica che amministrativa per l'avvio di indagini preliminari il cui oggetto è ancora sconosciuto, ma che pare si concentrino comunque sul periodo che va da giugno 2019 ai giorni nostri. In pratica si parla sostanzialmente di un arco di tempo coincidente con l'avvio della nuova consiliatura” scrive Giovanni Pasquini in una nota diffusa quest'oggi. “La richiesta di chiarimento voluta dalla Lega nei confronti di un silenzio pressoché tombale da parte della maggioranza, avvenuta dopo 4 mesi nei quali il signor sindaco non si è sentito in dovere di convocare alcun Consiglio comunale (da Luglio a Novembre), aveva proprio lo scopo di appurare come fossero andati i fatti. Abbiamo chiesto conto di eventuali sviluppi di indagine da parte della GdF, con particolare attenzione al tipo di documentazione richiesta. Le risponde del sindaco, pur volendo apparire puntuali, hanno invece mostrato delle zone d'ombra significative. Infatti proprio il primo cittadino ha omesso di dichiarare che le Fiamme gialle sono tornate in Comune a Casargo nella prima metà di Novembre, e hanno raccolto ulteriore documentazione sostenendo, al contrario, che il supplemento di indagini si sarebbe concentrato in altre sedi, senza ben specificare in quali. E qui sorge un dubbio importante: se il sindaco del paese ha evitato di dichiarare che gli agenti erano tornati nella sede municipale, quali altre informazioni non ha fornito in risposta a una precisa interrogazione? Non sapendo quale sia l'oggetto di questi approfondimenti, le domande che sorgono spontanee sono molte, anche perché la storia (non da ultimo quella casarghese), ci insegna che quando arrivano degli agenti in Municipio, di solito non lo fanno solo per una visita di cortesia. Per questo motivo intendiamo mostrare tutta la nostra preoccupazione per le sorti dell'amministrazione del paese, alla vigilia di importanti lavori di sistemazione dei danni provocati dall'alluvione del 2019, peraltro non ancora cominciati in maniera sostanziale. Si parla di opere per alcuni milioni di euro che devono esser portate a termine per il bene dei cittadini e per mettere in sicurezza un territorio gravemente ferito. A questo punto non mancheremo di riproporre una nuova interrogazione sul tema, perché è nell'interesse dei cittadini capire cosa stia succedendo nel nostro Comune e dell'amministrazione di dire le cose come stanno”.
“Non si fa il bene del paese gettando ombre e adombrando chissà cosa su una comunità e chi legittimamente la amministra e sta invece scommettendo suo suo futuro e sul suo rilancio” commenta in risposta il sindaco Antonio Pasquini. “L'arrivo di massicce risorse finanziarie è una straordinaria occasione di crescita per il nostro comune. Una politica responsabile, non invidiosa e meschina, plaude e sostiene una simile, quasi unica, occasione. Invece assistiamo nostro malgrado ad una becera strumentalizzazione che nel bieco tentativo di colpire politicamente la capacità di reperimento di fondi, prova a utilizzare il lavoro delle forze dell'ordine per gettare discredito e fango. Andiamo avanti per la nostra strada, impegnati come siamo, a costruire un futuro di rilancio e crescita per la nostra comunità”.
Quanto alla questione dell'indagine della Finanza, il primo cittadino ribadisce come “la vicenda non riguarda gli amministratori ma un tecnico, che gode della nostra fiducia. Le risposte sono state date nella interpellanza protocollata ai primi di novembre e discussa in consiglio”.  Ricordando di aver informato della “visita” già ad aprile un consigliere di minoranza in assenza del capogruppo, il primo cittadino rimarca inoltre quanto già esplicitato in Aula e dunque di non essere stato personalmente convocato dagli inquirenti né di essere stato sentito, sottolineando come durante gli accessi in municipio siano stati acquisiti documenti relativi a atti già pubblici, regolarmente pubblicato all'albo. Resta ora da capire come evolverà la vicenda. Sul piano investigativo da una parte e sul piano politico dall'altra, visto l'attacco diretto portato dall'opposizione leghista.
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