Lecco: 'la protesta dei caloriferi' anche al Bovara, studenti in sciopero per il freddo

La protesta per i caloriferi si allarga. Dopo lo "sciopero" proclamato sabato al Bertacchi e l'astensione dalle lezioni al Liceo Grassi, quest'oggi protestano i ragazzi del Bovara. Gli aspiranti geometri, capitanati dal rappresentante di istituto Samuele Villa, si sono radunati fuori dai cancelli del plesso, allineandosi alle rivendicazioni già espresse dai "colleghi" che per primi hanno dato avvio alla contestazione.

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La temperatura troppo bassa registrata negli ultimi giorni nelle aule diventa così punto di partenza per chiedere maggiori attenzioni e dunque risorse per risolvere criticità strutturali e potenziare l'offerta didattica, cominciando dall'organico del corpo docenti.

Tutti temi che domani verranno sviscerati dagli studenti all'incontro - già fissato - con il consigliere provinciale delegato all'Istruzione Felice Rocca, pronto ad ascoltare i giovani come del resto ha già avuto modo di fare il mese scorso a Merate dove si è ripetuto lo stesso copione: i caloriferi fermi al Viganò hanno fatto scattare una manifestazione, pacifica e ben organizzata, con il serpentone di ragazzi e ragazze snodatosi dell'Istituto fino al Comune per ricordare a istituzioni e cittadini la necessità di investire sulla scuola.

Già in mattinata, intanto, gli alunni del Bovara incontreranno la dirigenza scolastica. La soluzione prospettata in prima battuta - "portate le coperte contro il freddo" - ovviamente non ha convinto. Si chiederanno risposte più concrete, visto che in entrambi i piani della palazzina di via XI Febbraio la temperatura non salirebbe oltre i 16°C, sottolineando poi altre problematiche a cominciare dai bagni. La "lotta" degli studenti per una scuola più "consona" prosegue.

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