Tecnologie per la medicina riabilitativa, a Lecco concluso un Master di 'eccellenza'

"RehabTech. Tecnologie per l'innovazione in Medicina Riabilitativa e per l'assistenza": questo il titolo del Master di primo e secondo livello conclusosi ufficialmente nella giornata di oggi, sabato 11 dicembre, al Polo territoriale di Lecco, dove sono stati consegnati i diplomi a tutti i partecipanti al corso di alta formazione promosso in collaborazione con l'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna, la Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, l'Ospedale Valduce - Centro di riabilitazione Villa Beretta e l'IRCCS Eugenio Medea - Associazione La Nostra Famiglia.

 Vico Valassi

Patrocinato dal Gruppo Nazionale di Bioingegneria, il Master è stato realizzato grazie al contributo di Univerlecco, Allergan SpA e Merz Pharma Italia Srl, e ha ospitato un parterre di oltre 60 docenti di rilievo provenienti da otto università italiane e due internazionali, nonchè da otto centri clinici, varie aziende e tre istituti di ricerca tra cui il Centro Protesi di INAIL, che sta svolgendo alcune attività in collaborazione con il Campus di Lecco.

Il dottor Franco Molteni

Enrico Raimondi e Gabriele Montecalvo

Ad aprire la cerimonia presso l'Aula magna del Polo è stato il presidente di Univerlecco Vico Valassi. "Il tema della riabilitazione è certamente uno dei più importanti per lo sviluppo della ricerca, e noi abbiamo sempre cercato di sostenerlo" ha esordito. "La formazione dei giovani (e non solo) è essenziale per una società viva e vivace. E diventa ancora più significativa quando tocca livelli così alti, al punto da portare il Sistema Lecco a una visibilità e a una centralità di rilievo nazionale".
Grande la soddisfazione e l'emozione da parte di studenti e docenti, bene espressa a nome di tutti dalla prof.ssa Alessandra Pedrocchi. "Non possiamo negare che sia stata un'impresa impegnativa" ha commentato quest'ultima, esprimendo dunque un ringraziamento corale a tutti i corsisti, ma anche ai loro famigliari che li hanno sempre sostenuti e supportati. "Abbiamo creato una classe di professionisti multidisciplinari che ha acquisito competenze transdisciplinari. Gli elaborati finali che abbiamo esaminato in commissione hanno fatto emergere la presenza di "team" che hanno saputo lavorare in maniera unitaria, "pescando" da background diversi ma giocando anche con competenze comuni e nuove per tutti. Abbiamo davvero notato uno spirito di squadra coltivato con professionalità, ma anche con amicizia, con un vero senso di comunità. Per questo auspico che tutto ciò non vada perso: il Master è un seme gettato nel terreno, ma sarà importante capire che cosa emergerà dai futuri percorsi professionali di ciascuno. Insieme abbiamo creato un tesoro di contenuti di altissimo profilo, abbiamo costruito un patrimonio culturale che certamente darà i suoi frutti".

I partecipanti al Master di primo e secondo livello

I cinque partecipanti al corso di perfezionamento

Presenti alla cerimonia anche Enrico Raimondi e Gabriele Montecalvo, tra gli ideatori dell'associazione "Positive people" nata di recente a Villa Beretta di Costa Masnaga con l'intento di creare una rete di amicizia e solidarietà a sostegno dell'ospedale brianzolo, vera eccellenza in campo riabilitativo, che ha collaborato attivamente con i partecipanti al Master "RehabTech" per favorire le loro ricerche e contribuire così allo sviluppo di un settore determinante per l'assistenza e la cura di tantissime persone di ogni età, nelle più svariate condizioni di salute.

Il momento della proclamazione

"Tutti insieme avete lanciato un'impresa scientifica, di assistenza e di clinica, un'esperienza essenziale che sta radicalmente cambiando il mondo della riabilitazione" ha dichiarato con orgoglio il dottor Franco Molteni, direttore della struttura. "Ora avete un'opportunità ma anche una grande responsabilità: non potrete far finta di non sapere, dovrete modificare il modo di lavorare anche di chi starà vicino a voi. In questo Master ho assistito a presentazioni di altissimo livello, che non avevano nulla da invidiare a quelle ascoltate in congressi internazionali. Avete fatto uno sforzo importante, senza rallentare di fronte a ritmi di lavoro e di vita già di per sè impegnativi, dimostrando grande serietà e professionalità. Sappiamo che la medicina del futuro non può che essere interdisciplinare, e la vostra esperienza è un modello di sviluppo. Anche io spero proprio che questa rete di relazioni possa essere mantenuta, perchè può davvero contribuire a creare qualcosa di importante".

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A seguire, la consegna dei diplomi a tutti gli studenti - compresi i cinque giovani che hanno partecipato al Master sfruttandolo come corso di perfezionamento durante il dottorato o la laurea specialistica - e la proclamazione ufficiale da parte della prof.ssa Pedrocchi, tra gli applausi dei presenti a trasmettere l'orgoglio e la soddisfazione di un intero territorio.
B.P.
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