Lecco: 'violenza' sul capotreno per 2 euro di sovrapprezzo. A processo
“Per almeno un'ora mi ha impedito di svolgere il mio lavoro”: così ha riferito stamattina in Tribunale a Lecco un capotreno, chiamato a testimoniare in relazione a quanto avrebbe subito il 15 agosto 2019. A processo per violenza a pubblico ufficiale e violenza privata c'è un 26enne originario del Gambia.
“Ad ogni fermata il ragazzo seguiva il capotreno: scendeva con lui e lo prendeva per un braccio. Continuava ad urlare, era fastidioso” ha ricordato in aula una donna salita sul treno a Varenna.
Il giudice Gianluca Piantadosi ha rinviato al prossimo 27 maggio per la discussione finale.
Il dipendente delle ferrovie ha raccontato al Vpo Mattia Mascaro e al giudice monocratico Gianluca Piantadosi che il convoglio stava partendo dalla stazione di Lecco, quando si è visto venire incontro tre ragazzi di corsa: “Mi hanno detto che dovevano andare a Mandello e che volevano fare il biglietto a bordo pur di non perdere il treno. Quando ho spiegato che avrebbero dovuto pagare un supplemento di 4 euro, due di loro se ne sono andati”.
Al chiudersi delle porte sarebbe quindi rimasto solo l'odierno imputato, intenzionato a pagare i 6 euro di biglietto stampato a bordo. “Peccato che poi mi ha detto che doveva andare a Colico” ha continuato il capotreno, che a quel punto avrebbe spiegato al giovane che il tagliando per la sua destinazione costava 8 euro. “Ha iniziato a dare in escandescenze: mi bloccava, mi seguiva, diceva che non voleva pagare il biglietto anche se io ho provato a farlo ragionare. Ricordo precisamente che per evitare che “scappassi” in un'altra carrozza mi ha messo le mani al petto per fermarmi”.
Solo a Varenna il controllore si sarebbe deciso a chiamare i Carabinieri, che hanno atteso l'arrivo del convoglio alla stazione di Colico, per poi identificare il cittadino extracomunitario.
La stessa versione dei fatti è stata resa anche da un passeggero e da uno dei militari intervenuti.“Ad ogni fermata il ragazzo seguiva il capotreno: scendeva con lui e lo prendeva per un braccio. Continuava ad urlare, era fastidioso” ha ricordato in aula una donna salita sul treno a Varenna.
Il giudice Gianluca Piantadosi ha rinviato al prossimo 27 maggio per la discussione finale.
F.F.