PAROLE CHE PARLANO/51

Abete

Ormai molti di noi stanno onorando le feste natalizie anche abbellendo le case con simboli come il presepe e l'albero di Natale. Quest'ultimo deriva da una tradizione pagana del Nordeuropa che lo pone a guardia del solstizio d'inverno, giorno in cui si rinnova l'anno e il sole smette di abbassarsi; veniva considerato albero della fertilità, della nascita, della vita, significati introdotti poi in ambito cristiano.
Stiamo parlando degli abeti che crescono abbondantemente nella zona delle foreste di conifere e in alta montagna, anche se spesso li troviamo come piante ornamentali anche a quote più basse.
In realtà, esistono diverse specie di abeti, ma noi ne citeremo solo due: l'abete bianco (Abies alba) e l'abete rosso (Picea abies). Evitando le spiegazioni botaniche, non ci resta che la curiosità di capire da dove derivi il termine abete. Le cose in verità non sono così semplici e gli studiosi sono infatti divisi. Qualcuno pensa che possa avere origine dal latino abire col significato di andare, allontanarsi, pertanto un richiamo alla rapida crescita degli abeti che possono raggiungere e superare i 50 m di altezza. Tuttavia, altri lo fanno derivare dal greco abios, cioè che non ha fine, non termina mai, in riferimento alla sua longevità. Recentemente, un esile abete rosso è stato definito come l'albero vivente più vecchio del mondo con i suoi 9500 anni di età (Parco Nazionale Fulufjället, in Svezia). Infine, sottolineando che gli abeti sono conosciuti anche per l'abbondante resina che producono, alcuni ritengono che il termine possa derivare dalla radice sanscrita abh, che significa sgorgare. Comunque sia, ricordiamoci di non confonderli con i pini, loro parenti prossimi: non ne sarebbero felici...


PER RILEGGERE LE PRECEDENTI PUNTATE DELLA RUBRICA, CLICCA QUI
Rubrica a cura di Dino Ticli
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.