Lecco: quattro giovani nuovi cooperatori per l'oratorio San Luigi. ' Inizia un nuovo cammino'

Una due giorni intensa, quella che ha visto protagonisti sin dal 7 dicembre i Cooperatori dell’oratorio San Luigi. Un appuntamento ormai immancabile in questo periodo dell'anno, che celebra l'educazione cristiana della comunità e l'impegno di coloro che - più o meno giovani - collaborano attivamente per rendere l'oratorio un luogo di crescita, preghiera e gioco.
Dopo la recita del Rosario nella chiesetta del centro ricreativo e l'incontro con don Stefano Guidi (direttore della Fondazione Oratori Milanesi, FOM) nella serata di martedì, mercoledì 8 si è celebrata la ricorrenza vera e propria, quest’anno caduta proprio nel giorno dell’Immacolata Concezione.

Nella basilica di San Nicolò, alle 11.30, è stata infatti celebrata la Messa per i cooperatori, con la partecipazione di accoliti e cantori. La funzione è stata presieduta da don Marco Della Corna, dallo scorso anno assistente del San Luigi dopo don Filippo Dotti, e ha preceduto l'agape fraterna nel salone dell'oratorio.
La festa è però entrata nel vivo nel primo pomeriggo, a partire dalle 15. Si è infatti tenuta, la cerimonia di investitura dei nuovi cooperatori e delle nuove cooperatrici, coloro che, dopo anni in oratorio - dapprima come bimbi e poi come collaboratori - hanno deciso di dire di sì all'impegno cristiano per la propria comunità pastorale, vivendo secondo i valori della Chiesa.

I quattro nuovi cooperatori

Quest'anno sono stati quattro gli educatori ventenni che sono entrati a far parte dei circa 200 cooperatori dell'oratorio San Luigi, in uno storico che ha visto 428 persone attive, a partire dall'istituzione della celebrazione nel 1907: Sara Carozzi, Ferdinando Esposito, Marco Malugani e Alessandro Rusconi sono stati applauditi dai loro "predecessori", nonché dalle famiglie e da tanti amici che hanno voluto celebrare insieme l'importante traguardo.
Un traguardo che però, come ha voluto sottolineare Monsignor Davide Milani durante un momento di preghiera nella chiesetta dell'Immacolata, "è in realtà solo un punto di partenza".

"Non si tratta solo di una onoreficenza, di entrare in un club esclusivo", ha commentato nel consegnare ai quattro giovani una medaglietta e delle effigi raffiguranti Maria. "Voi oggi ricevete la stima della vostra comunità, la benedizione del Signore, l'immagine della Madonna, l'incoraggiamento delle vostre famiglie: noi tutti oggi vi sproniamo a dare sempre il meglio, a fare sempre di più. I tempi sono cambiati, ma è bello vedere come, anche al giorno d'oggi e anche in un periodo difficile, ci siano dei giovani che hanno a cuore la comunità e che desiderano mettersi in gioco: avete tutta la nostra stima e il nostro affetto, perché oggi cominciate un nuovo cammino".
Un cammino fatto di presenza, supporto, disponibilità nei confronti dei ragazzi più giovani, quello che attende i nuovi cooperatori. "Si parla tanto di disagio giovanile, anche nella nostra città, ma noi in oratorio parliamo una lingua diversa e abbiamo quotidianamente la dimostrazione che sono più i ragazzi che fanno il bene di quelli che si comportano male e questo è un segnale importante, che vogliamo assecondare e accrescere, smentiamo questa narrativa e facciamo di tutto per spronare i giovani a crescere", ha proseguito Monsignor Milani.

Ai giovani cooperatori è stata poi consegnata una candela, la cui luce ha illuminato i loro volti. "In questi anni abbiamo sperimentato la gioia della vita cristiana nella semplicità dell'oratorio - hanno detto i quattro ragazzi - Siamo consapevoli che essere cooperatori voglia dire avere un certo stile di vita e comporti avere una serie di cose da fare. Vogliamo coltivare una vera spiritualità di comunione, affinché la comunità sia unita di fronte al Vescovo e ai sacerdoti, come ci ha insegnato lo stesso Signore Gesù. Per quanto ce lo consentiranno l'età e le condizioni di salute, siamo stati, siamo e saremo sempre disponibili a mettere tempo, energie e competenze personali a servizio della Chiesa, a favore dei giovani e dell'educazione cristiana. Per questo, oggi, ci affidiamo alla Vergine Maria, dicendo che sì, noi ci siamo".
"Tra gli obiettivi, oltre al nuovo oratorio, c'è anche quello di riqualificare la chiesina dell'Immacolata. Anche questi sono segnali importanti: per rendere unita la comunità pastorale servono persone, luoghi e tempo. Noi abbiamo tutte e tre le cose, per fortuna, e non vediamo l'ora di migliorare questo luogo importante per tutti", ha chiosato infine Monsignor Milani, prima di augurare a tutti i presenti una serena Festa dell'Immacolata.
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