Calolzio: maltrattamenti verso...il marito, il PM chiede quasi 5 anni per una magrebina

Il PM Andrea Figoni
Quattro anni e otto mesi. E' la richiesta di condanna - in rito abbreviato - avanzata stamani dal pubblico ministero Andrea Figoni nei confronti di una 22enne tunisina residente nel territorio calolziese insieme al marito. Un rapporto difficile quello fra i due coniugi, con ripetute richieste di intervento avanzate al 112 per dirimere liti e tensioni, in un'escalation divenuta ormai talmente ingestibile da far scattare, lo scorso agosto e su richiesta della Procura, le manette nei confronti della giovane, resasi protagonista di molteplici - e in molti casi violenti - episodi.
Arrestata dai carabinieri della locale stazione, per la donna si erano aperte le porte del carcere Bassone di Como dove ancora oggi si trova detenuta. Maltrattamenti in famiglia, residenza a pubblico ufficiale e lesioni sono le accuse di cui è chiamata a rispondere la 22enne, non nuova (come del resto il consorte), per altre ragioni, alle Aule del Tribunale, stamani rappresentata in Aula dall'avvocato Simona Crippa del foro di Lecco.
Rigettata dal giudice Salvatore Catalano la richiesta di perizia psichiatrica, il difensore ha chiesto di potersi avvalere del rito abbreviato con la discussione aperta dall'intervento del PM Andrea Figoni che ha chiesto appunto la condanna della magrebina a quattro anni e otto mesi. L'arringa del difensore ha chiuso l'udienza odierna (alla quale ha assistito peraltro in videoconferenza l'imputata ndr) aggiornata al prossimo 1 febbraio per le eventuali repliche e per la sentenza finale a carico della giovane.
G.C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.