Valsassina: i Jamaican Mood a 5 anni dall'esordio preparano un nuovo spettacolo
L'8 dicembre di cinque anni fa il loro esordio. A distanza di un lustro, dopo lo stop a prove e concerti imposto dal covid, i primi timidi passi di ripartenza. Perché non può essere certo una pandemia a fermare la voglia di fare musica, insieme, divertendosi. Stanno lavorando ad un nuovo spettacolo i Jamaican Mood, gruppo nato nel 2016 su spinta di Giacomo Gianola, conosciuto in tutta la Valsassina per la sua professione – è proprio il dr. Giacomo Gianola, noto veterinario – oltre ovviamente per la sua “carriera” come musicista. Trombettista, con un paio di amici, ha condiviso per anni – tra il 1999 e il 2010 – diversi palchi fino a sviluppare questo progetto rockstready/reggae/ska. Dal “battesimo” la sera dell'Immacolata di cinque anni fa, in quel di Sondrio, è stato tutto un crescendo, collezionando fino a una ventina di serate l’anno fino al lockdown del 2020. Nel frattempo nel gruppo si sono stati cambiamenti. Anche questi, nel complesso, in aumento: partiti in quattro, gli attuali elementi della band sono otto.
Altro valsassinese alla chitarra. E' Diego Invernizzi entrato a far parte dei Jamaican Mood nel 2017. “Ha avuto trascorsi in diversi gruppi della zona e suona da una vita”. Alle tastiere c’è Paolino Maietta, partenopeo “con il reggae nel sangue, si è formato a Napoli in diversi gruppi tra cui i Bancorotto”. Al sax tenore troviamo Ezio Vanoli (Cesar). “Anche lui ex ‘Askers’, bergamasco, con lui ho condiviso alcuni anni negli Skastori, un gruppo che mi ha tenuto impegnato tra Italia, Svizzera e Spagna dal 1999 al 2012” aggiunge ancora Gianola proseguendo nella carrellata di presentazione dei suoi compagni. Al trombone c’è Francesco Ciccio Savalli, trapanese che da quando è in Lombardia ha suonato in diversi gruppi del genere e non, tra cui Gli Arpioni e I The Lionstady. “Diverse situazione jazz, insomma un esplosione di musica”.
Giacomo Gianola
E lei?Io sono il trombettista del gruppo: ho tanto cuore, poca tecnica e un amore viscerale per la musica in levare.
Nel 2020 niente serate per voi?
“Il lockdown ci ha fermato completamente, provare era impossibile e in 8 non si riuscivano nemmeno a fare on line per ovvi motivi di connessione. Quindi dall'ultima serata a febbraio 2020, ci siamo fermati fondamentalmente fino a maggio di quest'anno per una uscita, l'unica del 2021, in un reggae festival in bergamasca”.
Quest’anno avete ricominciato?
“Da un paio di mesi ci siamo rimessi al lavoro, stavamo lavorando su un disco, ma la voglia di suonare dal vivo è troppa, quindi abbiamo deciso di rivedere completamente la scaletta e preparare un nuovo spettacolo per il 2022”.
Può anticipare il genere dei pezzi?
“I pezzi saranno buona parte cover classici del genere, attingendo un pò più dalla corrente britannica, mentre la precedente scaletta era per lo più di classici jamaicani. Ci saranno due inediti a firma di Ciccio Savalli e una buona dose di reinterpretazioni un pò sullo stile della nostra Mille lire al mese che trovate su Spotify”.
Per le prove, come siete organizzati?
“Ci si trova a provare a Lecco nelle sale che ci danno disponibilità, in 8 non è facilissimo da trovare”.
Per quanto riguarda i pezzi come siete organizzati, chi propone? “Ad oggi chiunque propone un pezzo, lo si prova e se gira da subito bene lo si porta avanti, in caso contrario viene cassato alla grande”.
Evviva la sincerità. E avanti a palla.
Moira Acquistapace