Lecco: consegnate le benemerenze civiche a Formigoni, Maresi e Negri. Nel suo discorso il sindaco cita la mamma di Chiara Papini

«Fate della vostra vita un’opera d’arte». Per concludere il proprio discorso ufficiale in occasione della ricorrenza patronale di San Nicolò, il sindaco Mauro Gattinoni ha voluto riprendere l’invito ai giovani che era partito da Maria Frigerio, madre di Chiara Papini (la giovane studentessa lecchese investita e uccisa il 20 maggio 2020 in via Giovanni XXIII): «Attraversate il vostro tempo con cura, con responsabilità, scoprite la vostra strada e percorretela il meglio possibile, guardate l’orizzonte senza porvi limiti facendo un passo in avanti per avvicinarlo. Vivete il tempo con rispetto perché implacabile, perché avete imparato che l’esistenza è preziosa. Osate e siate essenziali come i colori per un artista o la preghiera per un credente. Fate della vostra vita un’opera d’arte».


Il sindaco Mauro Gattinoni

Parole chiare che non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni, con le quali il primo cittadino ha voluto suggellare la giornata della festa cittadina nella quale quest’anno il Comune è tornato ad assegnare le benemerenze ai propri meritevoli.



Lo scorso anno, si ricorderà, il Consiglio aveva deciso di premiare l’intera città per il proprio impegno e il proprio sacrificio in occasione della prima ondata della pandemia di Covid 19, dalla quale ancora non siamo usciti, per quanto si possa guardare al futuro con meno apprensione a fronte di una comunità vaccinata al 95% e di un sistema logistico che funziona. La medaglia d’oro della benemerenza ora è stata cucita sul gonfalone ufficiale del Comune, proprio accanto a quella d’argento ottenuta nel 1976 per i meriti guadagnati durante la lotta di liberazione contro il nazifascismo.


Per il sindaco, è stata comunque l’occasione per presentare ai lecchesi un bilancio del primo anno alla guida dell’amministrazione civica e indicare gli impegni prossimi e il futuro al quale la nostra città deve guardare, pensando al Comune non tanto come un semaforo chiamato a fermare o a dare un via libera alle richieste della società civile, bensì a un vero e proprio faro al quale guardare e grazie al quale ciascuno potrà scegliere la propria rotta.
Tre, come risaputo, i lecchesi ai quali il Comune ha deciso di assegnare le benemerenza civica: Annamaria Formigoni, Giuliano Maresi, Mario Romano Negri.


Annamaria Formigoni. Sotto, un gruppo di bambini della "Pietro Scola" che l'hanno salutata all'uscita dalla sala



Annamaria Formigoni è insegnante ed è stata dirigente scolastica per oltre quarant’anni. Inizialmente docente alle Medie, figura di spicco del movimento di Comunione e liberazione, è stata promotrice della cooperativa “Nuova Scuola” a cui fanno riferimento la Primaria Pietro Scola, la Massimiliano Kolbe e il Liceo Giacomo Leopardi. Il Comune – la motivazione ufficiale – la ringrazia «per aver contribuito con passione, dedizione, impegno umano e professionale all’educazione ella crescita di tanti giovani lecchesi». Ritirando la medaglia, Formigoni ha parlato di un riconoscimento arrivato a sorpresa «e comunque quanto ho fatto è stato frutto di un incontro con la comunità cristiana e con monsignor Luigi Giussani perché nessuno si fa da sé», augurandosi poi «che la città si muova in tutte le sue componenti verso l’infanzia e la gioventù».


Giuliano Maresi

Giuliano Maresi è un alpinista con all’attivo una lunga serie di spedizioni anche extrauropee: già presidente del gruppo dei Ragni, è anche in prima fila nell’attività per la manutenzione dei sentieri sulle nostre montagne e, in particolare, a lui si deve l’individuazione del tracciato del tratto di Sentiero del viandante tra Lecco e Abbadia inaugurato proprio nel maggio di quest’anno. Il ringraziamento comunale – la motivazione - «è per il suo forte legame alla montagna, grazie al quale ha portato il nome di Lecco oltre i confini nazionali e per lo sviluppo della nostra rete sentieristica». Visibilmente commosso, Maresi ha ringraziato chi ha suggerito il suo nome, chi lo ha supportato e «chi mi ha sopportato come mia moglie, visto che ogni giorno mi invento qualcosa, e anche in questa occasione, prima di farmi i complimenti, mi ha chiesto cosa mi sarei inventato. Ma ho guardato la carta d’identità e allora mi sono detto che forse è meglio che non m’inventi più niente. Io spero solo che il lavoro che ho fatto per i sentieri sia il punto di partenza per una politica più concreta e attiva. Cercando di essere un popolo anche di manutentori e non soltanto di inauguratori».


Mario Romano Negri

Mario Romano Negri, invece, ha ricoperto sin dalla sua costituzione e per 21 anni la carica di presidente della Fondazione della provincia di Lecco (ora Fondazione comunitaria del Lecchese) che è stata di supporto concreto per le attività culturali e sociali del nostro territorio. Il grazie civico – la motivazione – è «per l’impegno a sostegno dei servizi territoriali di welfare, della valorizzazione dei beni ambientali e storico-artistici e della promozione della cultura».


Ritirando la medaglia e ricordando i 14mila progetti finanziati dalla Fondazione, Negri ha ringraziato tutti coloro che lo hanno aiutato, a cominciare dai volontari che per vent’anni hanno garantito l’attività della stessa, ma anche la comunità lecchese che si è sempre dimostrata sensibile nel fare beneficenza come nel 2020, proprio in occasione della prima emergenza per la pandemia, quando in poco tempo è stata raccolta la cifra di sei milioni e mezzo di euro a favore delle strutture sanitarie della provincia che avevano bisogno di tutto».


Particolarmente affollata la sala Ticozzi che anche quest’anno ha ospitato la cerimonia di consegna delle benemerenze, accompagnata dai brani musicali eseguiti dall’Ensemble dell’Istituto civico Zelioli di Villa Gomes, diretto da Marcello Corti.
La giornata di San Nicolò proseguirà oggi alle 16 con l’inaugurazione (cerimonia a inviti) della mostra Capolavoro per Lecco al Palazzo delle paure e che da domani sarà aperta al pubblico (www.capolavoroperlecco.it), e alle 21 con il concerto della Filarmonica Giuseppe Verdi al Cenacolo Francescano.


Domani, alle 18.30 la messa solenne in onore del patrono in San Nicolò (a seguire la distribuzione delle tradizionali mele) e alle 21, sempre in basilica, lo spettacolo teatrale “L’amore viene dopo” con Mattia Zito e Matteo Bonanni, Greta Redaelli all’arpa e Silvia Pugliatti voce solista, per la regia di Matteo Riva.

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D.C.
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