Bellano: l'attesa del Natale si arricchisce con i due presepi animati di Mario Balbiani

Ben due presepi animati quest'anno per il Natale Bellanese. A costruirli è stato Mario Balbiani, giardiniere del luogo che con tanta fantasia e tanto lavoro ha creato queste opere. Il primo, costruito nel 2019, di dimensioni inferiori, anche se per realizzarlo sono servite comunque oltre 400 ore, si trova esposto nel magazzino al piano terra della stazione ferroviaria.
"È un presepe classico, con i mestieri tipici - racconta Mario -. Ci sono i pastori, il panettiere, il falegname, una teleferica per il trasporto della legna, i pescatori che si "spostano" solo con l'acqua che scorre nel piccolo ruscello".




Il resto dei movimenti come avviene? "C'è un ingranaggio a motore elettrico che tramite una catena di bicicletta fa muovere le statuine all'interno dei vari ambienti del presepe e poi ci sono dei fili da pesca".
C'è un particolare che rappresenta Bellano in questo presepe? "C'è un tavolo in cui sono sedute delle statuine, un "quadretto" che rappresenta gli amici del bar" dice scherzosamente Mario.

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L'installazione di piazza Tommaso Grossi si trova invece all'interno di una casetta in legno e ha delle dimensioni decisamente maggiori. "Per questo ho impiegato 550 ore di lavoro, ci sono oltre 200 statuine, anche qui tutte in movimento. A questo ho aggiunto come effetto, oltre alla musica, la neve artificiale che cade".
Questo è il presepe a cui sei più legato, è il secondo che hai costruito? "Sì, ho iniziato a lavorarci nell'agosto del 2020, e avendo un po' di esperienza dall'anno precedente ho migliorato certi movimenti delle statuine e le casette presenti all'interno. In questo è rappresentato l'Orrido di Bellano, con la cascata, le abitazioni poste su un pendio della montagna, la chiesetta. Attorno alla natività che è ricavata in un tronco ricoperto di muschio ruotano i pastori con le pecore a fare visita a Gesù bambino".




Chi ti conosce a Bellano ti ha sempre visto partecipare come figurante al presepe vivente. "Sì, ho sempre avuto questa passione fin da piccolo e sono intervenuto per molti anni alla Pesa Vegia".
I tuoi presepi li hai costruiti a casa, poi come ti organizzi per il trasporto? "Li abbiamo caricati sul furgone e con degli amici li ho assemblati qui, dove sono esposti. Devo ringraziare Giovanni Nogara dei Lagheè che mi ha aiutato e mi ha dato l'idea di metterli in mostra".
Le due opere saranno visibili fino al 9 gennaio, per la gioia di grandi e piccini.
M.A.
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