Lecco: per un grammo di coca il PM chiede 2 anni di reclusione, condanna più leggera
2 anni di reclusione e 5.000 euro di multa è stata la richiesta di condanna avanzata stamattina dal Vpo Mattia Mascaro nei confronti di un 58enne tunisino accusato di spaccio di stupefacenti... per un grammo di cocaina.
L'uomo era stato “beccato” a settembre dalla Squadra Mobile di Lecco mentre cedeva della sostanza ad un presunto acquirente in via Micca, grazie alla “soffiata” di un cittadino. Al momento dell'arresto gli erano stati sequestrati un bilancino, 3.000 euro in contanti e della polvere bianca. Convalidato l'arresto dal giudice Gianluca Piantadosi lo scorso 1 ottobre, quest'oggi l'imputato ha optato per il rito abbreviato.
È stato sentito solamente il figlio del 58enne: “ho sempre sospettato che facesse uso di stupefacenti con i suoi amici, ma l'ho visto solo una volta sniffare qualcosa in compagnia di una ragazza”. Ha poi aggiunto che i soldi sottoposti a sequestro erano in realtà suoi e della sorella, non del padre, né tantomeno frutto di spaccio.
Irremovibile il rappresentante della Pubblica Accusa, che ha ritenuto non credibile la versione del testimone, contestando anche la recidiva all'odierno imputato. “Stiamo assistendo a un record di richieste” ha sbottato il difensore d'ufficio Richard Martini nel chiedere l'assoluzione per il proprio assistito “stiamo parlando di un grammo lordo di cocaina!”.
Infine il verdetto del giudice: colpevole e condannato a 5 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa.
L'uomo era stato “beccato” a settembre dalla Squadra Mobile di Lecco mentre cedeva della sostanza ad un presunto acquirente in via Micca, grazie alla “soffiata” di un cittadino. Al momento dell'arresto gli erano stati sequestrati un bilancino, 3.000 euro in contanti e della polvere bianca. Convalidato l'arresto dal giudice Gianluca Piantadosi lo scorso 1 ottobre, quest'oggi l'imputato ha optato per il rito abbreviato.
È stato sentito solamente il figlio del 58enne: “ho sempre sospettato che facesse uso di stupefacenti con i suoi amici, ma l'ho visto solo una volta sniffare qualcosa in compagnia di una ragazza”. Ha poi aggiunto che i soldi sottoposti a sequestro erano in realtà suoi e della sorella, non del padre, né tantomeno frutto di spaccio.
Irremovibile il rappresentante della Pubblica Accusa, che ha ritenuto non credibile la versione del testimone, contestando anche la recidiva all'odierno imputato. “Stiamo assistendo a un record di richieste” ha sbottato il difensore d'ufficio Richard Martini nel chiedere l'assoluzione per il proprio assistito “stiamo parlando di un grammo lordo di cocaina!”.
Infine il verdetto del giudice: colpevole e condannato a 5 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa.
F.F.