Manzoni: 44 pazienti covid, il 10% da fuori provincia. Il 70% non è vaccinato

Il dr. Mario Tavola
Continua a crescere il numero di pazienti positivi al Coronavirus ricoverati all'Ospedale Manzoni di Lecco. Siamo a quota 44 - erano 25 il 22 novembre - anche per via di trasferimenti in entrata disposti dal Coordinamento Regionale Emergenza Covid che ha destinato al nosocomio cittadino malati provenienti da altre strutture, secondo il piano di riparto in vigore. Tali pazienti pesano per il 10% sul numero totale di letti attualmente occupati. Provengono da fuori anche i 7 soggetti (inclusi nei 44 totali) attualmente trattati in terapia intensiva. Completano il quadro due persone con casco C-pap.
Il 70% dei pazienti ricoverati con infezione da Coronavirus non è vaccinata. Il restante 30% è rappresentato da uomini e donne con sintomi comunque lievi, arrivati alla fine del periodo di copertura dopo la seconda dose senza ancora aver ricevuto la terza.
Seppure i numeri siano in evidente peggioramento non si è comunque ai livelli dello scorso anno e la mancanza di pazienti lecchesi nelle terapie intensive del Manzoni fa tirare un seppur lieve sospiro di sollievo.
Non ci sono poi per il momento poi ricoverati provenienti dalla Germania o da altre nazioni europee che stanno registrando impennate di contagi e ricoveri.
“Ad oggi nelle terapie intensive della Lombardia ci sono un centinaio di degenti” ha commentato Mario Tavola, direttore del dipartimento emergenza urgenza. “L'anno scorso eravamo oltre 900 quindi si parla di numeri che sono un decimo rispetto a quelli del 2020. I periodi di degenza restano gli stessi, qualche settimana per le rianimazioni molto meno per chi è nei reparti ordinari”.

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