Lecco: ritratti d'autore in canottieri, sono realizzati da Afran. E immortalano 'gente'

Entrando nella sala si ha subito la sensazione di essere osservati. E' stata inaugurata nel pomeriggio di sabato e rimarrà allestita fino a domenica 4 dicembre alla Canottieri una mostra di... sguardi. A curarla l'apprezzato artista - ormai "locale" pur essendo originario della Repubblica del Camerun - Afran. In esposizione una serie di ritratti, tutti (o quasi) realizzati dal vivo, in gran parte tra le mura di un'accogliente sala messa a disposizione da un noto parrucchiere di Corso Martiri. A tu per tu, insomma, con il pittore che, per l'occasione, ha abbandonato i vivaci colori scelti per i volti con cui ha abbellito via Carlo Porta, optando invece per immortalare i tratti dei suoi "modelli" con il solo gessetto nero, spesso su carta da pacco o comunque di riciclo.

In un mondo in cui tutto ormai è ormai ultra veloce, dove ci si scatta istantanee in continuo mandate in tempo reale, volendo, anche dall'altra parte del mondo, Afran si è preso del tempo ponendosi fisicamente di fronte ai suoi "prescelti" per cogliere rughe d'espressione e fossette nelle guance, per riproporre nelle sue opere ciuffi fuori posto e occhi birichini. Per reinterpretare nell'arte il suo "interlocutore", spesso senza sapere nulla o quasi di lui. Alle volte conoscendolo da tempo.

Inutile svelare nomi e cognomi dei soggetti ritratti. "Afran - si legge nella presentazione della mostra - è stato come un drone che, sorvolando l’abitato fino alla periferia, osservando, andando oltre i confini municipali nei Comuni limitrofi, ha cercato di cogliere, tra la gente, la folla, il pubblico, i protagonisti di una quotidianità che trascende divisioni in ruoli diversi di incarichi per rigenerare un panorama nuovo di identità cittadina proiettata verso tutto il Duemila". Questa l'essenza del suo lavoro. Da cogliere.