Lecco: da vent'anni una via ricorda Padre Augusto Gianola, missionario

Gli anni che passano sono inesorabili “gomme” che cancellano memorie e ricordi. I giovanissimi dell’ultima generazione, i fedeli diretti al cimitero di Laorca, i turisti e gli escursionisti che salgono verso le grotte e le sovrastanti montagne possono però notare la lapide che intitola la via a padre Augusto Gianola (1930-1990). L’inaugurazione risale all’inizio del mese di dicembre 2001, vent'anni fa.


La targa di dedica della via

Augusto Gianola, missionario del PIME in Amazzonia, era nato a Lecco, dove è scomparso nel luglio 1990. Era primogenito di una famiglia numerosa, con cinque tra fratelli e sorelle. Il papà Daniele, venuto a mancare nel 1981, era il titolare delle storiche trafilerie di Malavedo, nella vallata del Gerenzone. La mamma Luisa è deceduta nel 1989, l’anno prima del figlio. Dopo aver frequentato il ginnasio a Lecco, a 17 anni Augusto entrò nel seminario di Milano, diventando prete nel giugno 1953, ordinato in Duomo dal cardinale Ildefonso Schuster. Dopo aver svolto attività pastorale in diocesi, e in particolare a Locate Varesino, passò, all’inizio degli anni '60, alla congregazione del PIME, dopo aver ottenuto il benestare ecclesiastico dall’arcivescovo Giovanni Battista Montini.


 La vecchia strada comunale che sale al cimitero di Laorca

La sua terra di missione fu l’ampia e sterminata Amazzonia. Padre Augusto divenne popolare fra il grande pubblico per l’intervista RAI TV che venne realizzata per il programma “Terre lontane” dal noto giornalista Enzo Biagi, che scrisse: “Forse è la prima volta che incontro un uomo felice, l’ho incontrato in Amazzonia, vive tra gli indios. Si chiama Augusto, padre Augusto, ed è nato a Lecco. Era anche un grande scalatore ma qui non ci sono montagne, soltanto foreste e grandi fiumi. E lui li ha percorsi, solo, giorno e notte, su una fragile canoa”. E, sempre Biagi, ebbe modo di aggiungere: “E’ in pace con sé stesso, con gli uomini, e ha quasi trovato Dio”.


Padre Augusto, fotografato in terra di missione

La proposta di dedicare la vecchia via comunale al cimitero in memoria di padre Gianola, vicino al camposanto dove è sepolto, si deve alla comunità di Laorca, con il parroco don Basilio Mascetti, oggi prevosto a Somma Lombardo. L’iniziativa venne subito accolta dall’Amministrazione comunale di Lecco, con il sindaco Lorenzo Bodega. La cerimonia di intitolazione vide l’intervento del primo cittadino con alcuni assessori e consiglieri comunali, nonchè del prevosto mons. Roberto Busti. Era presente la famiglia Gianola con fratelli e nipoti, ma anche missionari del PIME e tanti amici di Laorca e Malavedo che lo avevano conosciuto in gioventù e quando tornava dai suoi cari nelle sempre brevi vacanze dalla lontanissima Amazzonia.
Nel 1990, anno della sua scomparsa, la città natale lo ha insignito della benemerenza civica di San Nicolò, consegnata dal sindaco Giulio Boscagli al fratello Alberto, che ha continuato la tradizione di famiglia nelle trafilerie di Malavedo sino alla sua scomparsa avvenuta nel 2020. Nel 1994 Piero Gheddo, missionario del PIME, già conosciuto dai lecchesi per le pubblicazioni sul beato Giovanni Mazzucconi, ha scritto un libro su Padre Augusto, dal titolo “Dio viene sul fiume”; la prefazione è di Enzo Biagi.


Padre Augusto con il celebre rocciatore Riccardo Cassin

L’intervista di Biagi in RAI TV era andata in onda nell’autunno 1989, in ore di grande ascolto. Il religioso è deceduto nemmeno un anno dopo, nella casa del fratello minore Alberto, a Malavedo. Ora riposa nel cimitero di Laorca, non lontano dalla parrocchiale della sua prima Messa. Il "racconto" è stato inoltre trasposto su videocassetta dal centro produzione RAI TV di Milano, in collaborazione con il PIME, Famiglia Cristiana e la San Pietro Audiovisivi: è una testimonianza concreta, commovente, di Padre Augusto, del suo grande impegno di fraternità e di dedizione al prossimo, in particolare agli indios dell’Amazzonia.
A.B.
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