Treni, guasto a uno scambio a Calolzio: nuovi ritardi, lo 'sfogo' di un pendolare

Riceviamo e pubblichiamo

Guasto ad uno scambio. È questa la storia del giorno di Trenord. ogni volta la storia cambia ma ogni volta arriva puntuale al posto del treno ad allietare la mattinata dei pendolari sia che ci siano 40 gradi sia che ce ne siano 0 come oggi.

Guasto agli scambi, precedenza, guasto agli impianti, la varietà di favole è talmente ampia che ci si potrebbe scrivere un libro.
Il guasto agli scambi di oggi provoca ritardi fino a 40 minuti. Anche oggi gli studenti delle superiori entreranno in ritardo a scuola e gli studenti universitari arriveranno in ritardo a lezione. Qualcuno potrebbe anche avere un esame. Poi ci si chiede perché la gente che suda per anni sui libri scappa all'estero appena può.
Ma soprattutto, arriveranno in ritardo i tanti lavoratori presenti in stazione. Padri e madri di famiglia saranno costretti a prendere un permesso, un giorno di ferie o a uscire più tardi dal lavoro. Magari dovevano portare i figli all'allenamento, magari avevano impegni.
Già gli impegni, la vita quotidiana. Quella cosa di cui ormai fa parte il disservizio fornito ripetutamente da Trenord.

Non è finita qui. L'applicazione annuncia il guasto alle 8.02. Da quel momento in poi,  il tabellone continua ad aggiornare continuamente i ritardi. Alle ore 8.32, chi non se ne è ancora andato non sa se e a che ora arriva il treno delle 7.56. Soprattutto, non sa cosa sta succedendo, non conosce i motivi del ritardo. È vergognoso, nel 2021 è vergognoso.
Alle 8.39 il tabellone dice che il treno delle 7.56 è in ritardo di 50 minuti.

Il tabellone con i ritardi andati in crescendo

Nella regione più ricca di questo paese, nel cuore industriale ed economico dell'Italia, non è possibile non dico costruire una ferrovia funzionante in cui i treni sono puntuali tutti i giorni.
Non è possibile neanche costruire neanche un sistema di comunicazione che informi i pendolari del loro destino, partendo da una applicazioneche funzioni. Solo alle 8.40, improvvisamente, l'altoparlante comunica che la circolazione riprenderà gradualmente. Senza aver prima detto cosa è successo.
Qualcuno di coloro che leggerà queste righe, scritte dalla stazione di Olgiate - Calco - Brivio, penserà sia la cronaca di un'eccezione. Non pensatelo, è la normalità, è una normalità che rende la quotidianità incerta più di quanto già non lo sia.
Qualcuno dovrebbe andare davanti alle telecamere e chiedere scusa.


Aggiornamento:
Dopo essere passato alle 8.40 a Garibaldi, con 51 minuti di ritardo, il treno delle 7.56 arriva a Carnate e rimane fermo. Dopo dieci minuti, quando la rabbia stava già montando, il controllore annuncia che il treno sul binario di fianco sarebbe partito prima. Parte la transumanza verso il treno che arriva da Bergamo e che si ferma sul binario vicino. Dopo dieci minuti non è ancora partito. Sono le 9.13 e sono fermo a Carnate. La lezione inizierebbe alle 9.30.
Il treno parte solo alle 9.16. Misure di distanziamento? Giudicate voi.

Andrea
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.