Lecco: Nigriello presidente del consiglio comunale senza l'appoggio dell'opposizione
Roberto Nigriello
Anche Filippo Boscagli, che si è sentito “provocato” da Pattarini, ha sostenuto che il percorso poteva essere tutt’altro: “Invece Pattarini ha proposto Nigriello, ma il più alto ruolo della istituzionale della città non può essere deciso in maniera solitaria dal Pd, che dimostra di continuare a fare gli stessi errori che hanno portato alle dimissioni di Francesca Bonacina. Ne prendiamo atto con amarezza”.
Ha rincarato la dose da Forza Italia Emilio Minuzzo: “Non veniteci poi a parlare di condivisione delle scelte se nel momento in cui si poteva dialogare sulla scelta di una figura terza vi arroccate. Piuttosto diciamoci con la massima onestà che non c’è collaborazione ma ognuno svolge i suoi ruoli”.
Lo stesso concetto è stato ribadito da Giacomo Zamperini: “Siamo spiazzati, da una parte il sindaco chiede di lavorare insieme, dall’altra il Pd impone il suo capogruppo come presidente”.
A tentare una difesa dalle fila della maggioranza è stato Alessio Dossi: “Comprendo la richiesta, ma anche Francesca Bonacina non era stata votata da gran parte della minoranza, questa posizione è credibile fino a un certo punto”.
In ogni caso l’ex assessore allo Sport l’ha spuntata con venti voti a favore e dieci schede nulle e ha lasciato il suo posto tra i consiglieri per prendere quello di presidente del consiglio comunale: “Ringrazio chi mi ha proposto e votato - ha commentato Nigriello - Lascio un ruolo politico per uno istituzionale”. I ringraziamenti sono andati oltre che alla ex presidente Bonacina, anche ad Andrea Corti e Luca Visconti che hanno mandato avanti i lavori del consiglio di presidenza in queste settimane e sono stati confermati nel loro ruolo di vice.
M.V.