Lecco: al Bertacchi una panchina rossa e un'installazione contro la violenza sulle donne

“La violenza sulle donne è una vergogna. E l'uomo che la compie un vigliacco”. Non ha usato mezzi termini Stefania Perego, da settembre dirigente dell'Istituto Bertacchi di Lecco, intervenendo all'inaugurazione della panchina rossa che, da sabato, è installata in un corridoio al primo piano del plesso di via XI Febbraio, quale angolo per sollecitare l'ascolto e – al bisogno – la denuncia.

La panchina rossa

A far da contesto alla seduta, un'istallazione curata dalla classi 3^ A PAS, 3^ C PAS e 5^ B PSS. Gli alunni vi hanno lavorato all'interno del Percorso  di  Competenze  Trasversali  e  l’Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro) con la preziosa collaborazione dell'arteterapeuta Luisa Colombo e della pittrice Valentina Frigerio nonché in cooperazione con le docenti Maria  Ida  Anzalone,  Giulia  Colombo,  Rosa  Mazzarella,  Evelina Negri,  Paola  Provenzano ed Elena  Rusconi. A coordinare l'attività la professoressa Rosa Maria Bisogno, anima dell'iniziativa, già pronta a sostenere come “non ci fermeremo qui”. Del resto è stata la preside stessa, complimentandosi con gli studenti per il frutto del loro lavoro,  a chiedere espressamente che “il 25 novembre sia tutti i giorni” e dunque ai ragazzi e alle ragazze del Bertacchi di farsi custodi del valore del rispetto. “Al bisogno non abbiate paura di chiedere” la sollecitazione poi della dirigente.

“Noi siamo tutti e tutte figli e figlie sani dal patriarcato. Occorre rinnovare la società, partendo dall'arte. Dovete essere innovatori, portando un messaggio di rispetto” lo sprone rivolto agli alunni dal legale Monica Rosano, presidente del CPO dell'Ordine degli Avvocati di Lecco intervenuta all'inaugurazione dell'istallazione curata dalle tre classi congiuntamente alla professoressa Marina Ghislanzoni dell'Ufficio scolastico territoriale e all'assessore Renata Zuffi, quali componenti della rete antiviolenza STAR di cui, da gennaio, fa parte anche l'Istituto – con la docente Rosa Pirozzi – quale plesso referente per la nostra provincia del progetto regionale “A scuola contro la violenza sulle donne”.

Proprio la delegata alle pari opportunità della Giunta Gattinoni si è detta “veramente contenta” dall'aver reso gli Istituti del territorio protagonisti delle cerimonie organizzate in occasione del 25 novembre, con il Bertacchi che ha sconfinato anche fuori dai confini lariani, conquistando un riconoscimento a Milano per il miglior allestimento di una vetrina presso un negozio Coin nell'ambito del progetto di sensibilizzazione #mamanonmama.

La consegna dell'attestato di merito per il miglior allestimento

A scuola, invece, i ragazzi coinvolti nell'iniziativa hanno in pochi metri sintetizzato il dramma di chi, spesso nell'indifferenza degli altri, subisce violenza psicologica e fisica, con un chiaro invito a non pensare solo a sé stessi e dunque a intervenire. Forte il richiamo a fatti concreti di cronaca con il volto di donne vittime dei loro uomini – inclusa Valentina Pitzalis, conosciuta direttamente dagli studenti – appiccicati su scatole volutamente senza coperchio per simboleggiare il vuoto che i maltrattamenti lasciano. Scatole però con inserti color oro, a richiamare l'antica tecnica di riparazione giapponese capace di restituire valore alle parti rotte: “chi subisce violenza – è stato detto – non perde importanza ma può anche diventare aiuto per altri”.

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“Non è normale che sia normale”, la scritta, infine, scelta per la panchina tinta di rosso, colore che, come rimarcato dall'assessore Zuffi, non è solo quello del sangue e della paura, ma anche quello che, alla vista, aumenta i battiti del cuore. Delle emozioni. In positivo.
A.M.
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