Valmadrera: smart speaker per la Casa del Cieco, regalo di Pamela attraverso il Fondo

"Crederci sempre. Arrendersi? Mai!". Queste parole, pronunciate da Alberto Giacomin, presidente del fondo "In viaggio con Pamela", non sono solo il titolo del bando del concorso di cui ieri sera si è tenuta la premiazione nell'Auditorium Mauro Panzeri del Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera. Queste parole erano il motto di Pamela Cazzaniga, travel blogger e presidente della commissione Servizi alla persona del comune di Valmadrera, mancata improvvisamente il 29 marzo del 2020 dopo anni divisi tra viaggi in giro per il mondo e impegno a favore dei disabili. Sono stati la passione e la forza di volontà di Pamela i primi protagonisti della serata, accanto al sorriso, raccontato dal filmato mostrato all'inizio dell'evento, con cui lei aveva trasformato la carrozzina che era costretta ad usare da 22 anni in un punto di forza, nel simbolo di come si possono superare le difficoltà se lo si vuole.

Antonio Rusconi, Franco Lisi, Alberto Giacomin, Luisella Fumagalli

L'entusiasmo e l'energia della donna - eletta anche consigliere comunale - sono stati così contagiosi da portare alla creazione di un fondo, denominato "In viaggio con Pamela", in cui sono confluite così tante donazioni che hanno consentito di proseguire l'opera lasciata incompiuta da Pamela con il concorso di cui ieri sera è stato premiato il vincitore. Lo ha sottolineato con forza Alberto Giacomin affermando "vogliamo valorizzare persone che non si sono lasciate imbrigliare dalla loro situazione e, con la grinta che contraddistingueva Pamela, si sono adoperate per andare oltre le difficoltà".

A questa presentazione del presidente del fondo sono seguiti i saluti istituzionali del sindaco di Oggiono, Chiara Narciso, e del sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi, il quale ha ricordato Pamela citando la canzone "la storia siamo noi" di Francesco De Gregori. "Pamela, come Franco Lisi, ha deciso di vivere da protagonista la propria storia" ha affermato il primo cittadino, introducendo così il secondo protagonista della serata: Franco Lisi, presidente della Fondazione Casa del cieco "Mons. Edoardo Gilardi" Onlus di Civate, e autore del progetto vincitore, intitolato "Chiedi e ti sarà dato...".

Franco Lisi

Alberto Giacomin

Dopo essere salito sul palco tra gli applausi, Franco Lisi ha iniziato il suo intervento con un invito molto forte: "Chi si ritiene normodotato alzi la mano. In tutti i miei convegni e le mie conferenze mai nessuno ha alzato la mano perché tutti noi presentiamo qualche lato debole". Si è poi arrivati al cuore della serata, ovvero la presentazione del progetto premiato che, ha raccontato il dottor Lisi "si colloca in un contesto, come quello della Fondazione Casa del cieco, in cui l'attenzione alla relazione umana e al rapporto con il paziente è massima". "L'idea è quella di rendere sempre più autonomo l'anziano che trascorre gli ultimi giorni della sua vita in questa casa di riposo" ha continuato il presidente della Fondazione di Civate prima di avviare un filmato utile a mostrare agli spettatori le potenzialità degli smart speaker che intende mettere a disposizione degli ospiti della RSA.

Luisella Fumagalli

Franco Lisi ha poi spiegato come l'orizzonte di questo progetto, che si evolverà in base anche alla risposta degli ospiti, non comprenda solo la dimensione della quotidianità, ossia quella in cui l'anziano chiede allo speaker l'ora o il tempo meteorologico. Sfruttando l'innovazione degli audiolibri, per esempio, si intende utilizzare questi device anche per facilitare l'accesso dei non vedenti alla lettura, attività che alla Casa del cieco considerano fondamentale per il benessere degli ospiti, ma anche come aggregatore utile a spingere gli anziani a interagire tra loro.

La consegna del premio

Chiara Narciso, Antonio Rusconi, Franco Lisi, Luisella Fumagalli, Alberto Giacomin

Dopo la consegna del premio, costituito da una foto di Pamela dietro alla quale è inserita una busta con la stampa del bonifico da 2000 euro, ha ripreso la parola Alberto Giacomin che, ricordando un'esperienza personale, ha sottolineato "non si tratta solo di chiedere l'ora o sentire le notizie: grazie a queste tecnologie, i non vedenti possono sentirsi meno isolati". I saluti finali sono stati affidati a Luisella Fumagalli, madre di Pamela e vicepresidente del fondo, che, mentre il livello di emozione nella sala saliva, ha ringraziato tutte le persone che si sono impegnate nella costituzione del Fondo, a partire dal presidente e dalla segretaria Michela Pitton. Poi, guardando la platea, con voce fiera ha ringraziato tutti i donatori, cioè tutti coloro che hanno reso possibile la prosecuzione dell'opera avviata dalla figlia. Da qui in poi sono stati solo applausi, per lei e per chi stava guardando da lassù. Per una persona che con la forza delle azioni quotidiane ci ha insegnato che bisogna "crederci sempre. Arrendersi? Mai!".

Andrea Besati
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