Lecco: variazione al ribasso del piano delle opere pubbliche con due 'ma' importanti

L'assesore Maria Sacchi
Il consiglio comunale di Lecco, durante la riunione di lunedì prossimo sarà chiamato, oltre all'elezione del nuovo presidente dell'assemblea, anche ad esprimersi sulla variazione al Piano delle opere che prevede una riduzione degli impegni di spesa di Palazzo Bovara in particolare su due capitoli: scuole e lungolago. A spiegare la delibera è stata l’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi durante la commissione I di giovedì.

La prima riduzione di spesa riguarda gli interventi su alcuni edifici scolastici, per i quali erano previsti 2.100.000 di euro, che saranno abbassati a 309mila euro. “C’è in corso uno studio di fattibilità tecnico-economico su tre istituti: De Amicis, Carducci e Toti" ha chiarito  l’assessore. "Per quanto riguarda la Carducci lo studio ha rilevato la necessità di programmare anche degli interventi di vulnerabilità sismica che necessitano però di ulteriori indagini, mentre il piano prevedeva solo il rifacimento del solaio della palestra e di altre solette. Stiamo aggiungendo anche dei ragionamenti in vista dell’efficentamento dell’edificio, così che quando interverremo con la riqualificazione l’intervento possa essere complessivo e la scuola essere a posto”. Anche per la Toti la precedente ipotesi non prevedeva la ristrutturazione antisismica che sarà invece da inserire, mentre per la De Amicis la situazione è diversa: “Al momento l’edificio ha il primo piano inutilizzato e il piano terra utilizzato solo in parte - ha spiegato Sacchi - Questa circostanza, insieme all’impianto di riscaldamento vetusto, fa della scuola una struttura energivora. Prima di metterci mano, vorremmo capire le intenzioni del liceo classico rispetto al ritorno in via Ghislanzoni, perché se l’istituto facesse diversamente avremmo anche in quella scuola dei piani inutilizzati e si potrebbero fare dei ragionamenti”. Dunque su questo pacchetto di interventi l’amministrazione preferisce prendere del tempo per riflettere e vedere come evolvono alcune situazioni, prima di agire.

Per quanto riguarda invece il Lungolago, la variazione del piano prevede una riduzione di un milione di euro, compensato dai 1,5 milioni di euro che il Comune di Lecco ha vinto tramite un bando di Regione Lombardia per la rigenerazione della foce del Bione. Oltre ad essere un atto “dovuto” a livello contabile, per via della mancata alienazione di via Sassi, come deciso durante il penultimo consiglio comunale. Sollecitata dall’opposizione, l’assessore ha precisato che “il progetto in capo all’architetto Viganò è suddiviso in lotti, ben sette, che andranno a ridisegnare il lungolago dalle Caviate all’Oasi del Bione con modalità di intervento diverse. Per ora c’è un unico lotto per cui lo studio è stato incaricato  di fare la progettazione e riguarda la sezione che va dalle Caviate alla Canottieri, oltre allo studio di fattibilità promosso dall’assessore all’Ambiente Renata Zuffi per la riqualificazione della foce del Bione. Abbiamo deciso di risparmiare su quanto in programma dei soldi del Comune perché sono arrivati quelli dalla Regione”.
M.V.
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