Lecco: prime visite, analisi e test, un anno di attività di consulenza genetica oncologica
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Il direttore del dipartimento oncologico, dottor Antonio Ardizzoia
Negli anni '90 sono stati identificati due geni responsabili di una parte della predisposizione ereditaria allo sviluppo di tumori mammari: il gene BRCA1 (BReast CAncer 1) ed il gene BRCA2 (BReast CAncer 2) situati, rispettivamente sul cromosoma 17 e sul cromosoma 13.
I geni BRCA1 e BRCA2 sono oncosoppressori, regolano la crescita cellulare ed intervengono nei meccanismi di riparo dei danni al DNA. La prevalenza nella popolazione di varianti patogenetiche in questi geni è circa di 1/400-500.
La modalità di trasmissione è mendeliana, di tipo autosomico dominante, cioè un individuo portatore (colui che presenta nel proprio DNA la variante) trasmetterà tale alterazione con una probabilità pari al 50% ad ogni figlio, maschio o femmina. Un recente lavoro di tipo prospettico ha stimato il rischio cumulativo a 80 anni di sviluppare un tumore mammario per le portatrici di varianti nel gene BRCA1 e BRCA2 a circa 70% circa. Tali varianti conferiscono un rischio aumentato di tumore ovarico/tubarico (per BRCA1 è circa il 40%, mentre per BRCA2 il 20%).
È riportato un rischio di tumore mammario contro-laterale a 20 anni dal primo tumore al 40% per portatrici di varianti patogenetiche nel gene BRCA1 e al 26% per portatrici di varianti patogenetiche nel gene BRCA2. Varianti patogenetiche in questi geni aumentano anche il rischio di tumore mammario maschile (1-5% per varianti BRCA1 e 7-8% per varianti BRCA2).
Vengono riportati infine un aumento di rischio per altri tipi di neoplasie nei soggetti che presentano varianti patogenetiche nel gene BRCA1 (tumore del colon in età giovanile) e nel gene BRCA2 (melanoma cutaneo ed uveale, tumore dello stomaco, del pancreas e della prostata). L'attività di consulenza genetica oncologica è iniziata il 7 luglio 2020. Nel primo anno, la consulenza è stata indirizzata alla ricerca di soggetti con predisposizione ereditaria al tumore mammario e dell'ovaio; in seguito, si è estesa la valutazione alle donne con tumore dell'endometrio.
Dal 4 agosto 2020 al 23 novembre 2021 sono state eseguite 266 prime visite di genetica oncologica. In 16 pazienti, non è stata posta indicazione a test genetico, mentre 11 pazienti non hanno effettuato il test. In 198 pazienti è stato eseguito test genetico per la ricerca di varianti germinali nei geni BRCA1 e BRCA2. I probandi che hanno eseguito analisi genetica completa sono stati 153. I familiari che hanno eseguito test genetico mirato sono stati 45.
Ad oggi, sono stati ricevuti i referti di 187 analisi richieste. Sono state identificati 36 soggetti con varianti patogenetiche nei geni BRCA1 o BRCA2, ovvero 16 probandi e 20 familiari. La detection rate di varianti patogenetiche delle analisi dei geni BRCA complete è stata del 10.9% (16/146).
La ricerca di variante patogenetica nota è risultata positiva in 20 su 41 familiari (2 uomini). In 9 pazienti è stata riscontrata una VUS. In 29 pazienti è stata eseguita analisi di ricerca di varianti germinali in più geni di predisposizione ereditaria al tumore della mammella e dell'ovaio (PALB2, ATM, PTEN, TP53, CDHI, CHEK2, STK11 ed altri). Sono disponibili 16 referti.
Sono state riscontrate: 2 varianti patogenetiche nel gene BRCA1, 1 variante patogenetica nel gene PALB2, 1 variante patogenetica nel gene TP53, 1 variante patogenetica nel gene ATM, 1 variante patogenetica nel gene MSH6. Sono state riscontrate anche VUS nei geni BRCA2, PMS2, ATM, PALB2, MSH6, BRIP1, MLH1. In totale, su 162 probandi, la detection rate di varianti patogenetiche è stata del 13.5%.
In 11 pazienti è stata eseguita analisi di ricerca varianti patogenetiche nei geni predisponenti al tumore dell'endometrio e del colon (Sindrome di Lynch). Sono disponibili 7 referti. Sono state identificate 2 varianti patogenetiche nel gene MUTYH (in un caso con una VUS nel gene STK11) ed 1 VUS nel gene CHEK2.
B.F.