Silea presenta il 1° bilancio ''sostenibile'': 20 milioni per nuovi impianti e obiettivo riciclo per il 2025 da 72 all’80%

La società a partecipazione pubblica Silea Spa, che gestisce il ciclo dei rifiuti per conto di 87 Comuni (in gran parte della Provincia di Lecco), ha presentato nella mattinata odierna, 24 novembre, presso la sala "Giovanni Fazzini" nella propria sede a Valmadrera, il suo primo Bilancio di Sostenibilità. Il documento, valido per l'annualità 2020, è stata tuttavia un'occasione per fare i conti con la storia, a un quarto di secolo di vita dell'azienda, e per prospettare le sfide future. Alla conferenza stampa erano presenti il presidente del CdA, Domenico Salvadore e il direttore generale, Pietro Antonio D'Alema. In collegamento, Giulia Devani e Alberto Marzetta di Amapola Srl, agenzia di comunicazione che ha aiutato Silea nella redazione del Bilancio di Sostenibilità.

Domenico Salvadore, presidente del CdA di Silea


"Silea è un punto di riferimento per i suoi Comuni soci - ha esordito il presidente Salvadore - Questo documento è un punto di partenza per indicare quello che stiamo facendo in ottica di sostenibilità". L'azienda ha un valore economico di 41.902.823 euro, con un utile netto di 1.508.642 euro. Nel 2020 ha investito 1,1 milioni di euro, contro gli 8,8 milioni dell'anno precedente. Nel biennio 2021-2022 si prevedono però investimenti per circa 20 milioni di euro, prevalentemente per la realizzazione di nuovi impianti.
 
A dicembre dovrebbero partire i lavori di ammodernamento dell'impianto della partecipata Seruso a Verderio, che attualmente tratta 40 mila tonnellate di rifiuti l'anno. Attraverso un project financing saranno realizzate nuove linee di selezione per aumentare la capacità produttiva del 20% (oggi serve un bacino di 1 milione di utenti, quindi ben oltre la Provincia di Lecco) e per migliorare il tasso di recupero delle frazioni riciclabili, limitando così lo scarto da smaltire. In particolare si punta a ridurre dal 36,3% al 19,2% la quota del "plasmix", le plastiche miste difficilmente riciclabili e di scarso valore. Di contro aumenterebbe dal 34,5% al 51,5% la parte di plastiche selezionate per polimero/colore, riutilizzabili come materie prime seconde. "Nell'arco di un decennio vorremmo riuscire a passare dalla semplice gestione del ciclo dei rifiuti attuale alla fornitura al sistema produttivo di materie prime seconde" ha dichiarato il direttore D'Alema.
 
A breve anche la gara per affidare la realizzazione al sito di Annone Brianza di un impianto per la produzione di biometano, che sarà immesso nelle reti Snam. Secondo i piani, dal 2023 potrà essere immessa una maggior quantità di rifiuto organico e verde (da 28 a 38 mila tonnellate annue), riducendo i cattivi odori e migliorando la qualità del compost. Come valorizzazione del rifiuto in un'ottica di economia circolare, l'intervento dal costo di 12 milioni di euro comporterà in generale una riduzione della CO2 emessa.

Pietro Antonio D'Alema, direttore generale di Silea

 
Altro progetto ritenuto utile riguarda l'impianto di ricezione dei fanghi prodotti dai depuratori urbani. Dopo i lavori il termovalorizzatore riceverà non più 2 mila tonnellate massime all'anno, ma ben 10 mila.
 
Tutte opere, insieme alla tariffazione puntuale (nella fase sperimentale ha portato a una riduzione del 40% dei rifiuti indifferenziati) che mira a far salire la raccolta differenziata dal 71,9% attuale all'80% entro il 2025.
 
"Con il Piano industriale ci stiamo posizionando oltre il termovalorizzatore, ma oggi è un asset che è fonte di redditività" ha commentato Pietro Antonio D'Alema. Entro dicembre, ha poi aggiunto il direttore generale, dovrebbe essere firmato il contratto con Varese Risorse che con un investimento stimato in 37 milioni di euro realizzerà e gestirà l'impianto di Teleriscaldamento, inizialmente alimentato anche dal calore prodotto dall'inceneritore di Valmadrera. Con la scadenza dell'AIA nel 2032 le fonti del Teleriscaldamento saranno esclusivamente alternative: i cascami termici derivanti dal processo produttivo di laminazione, lo sfruttamento dell'energia termica dell'Adda attraverso pompe di calore, il solare termico su 2.500 mq. Silea avrà una partecipazione azionaria nella New.Co. che verrà creata, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

 
"A costo di allungare i tempi, siamo riusciti a rendere vincolante il Piano di decarbonizzazione realizzato in collaborazione con il gruppo RELAB del Politecnico di Milano - ha commentato con soddisfazione a margine della conferenza stampa Alessandro Ghioni, membro del CdA di Silea - Grazie a questo piano, entro il 2032 l'emissione di CO2 dovrà restare sotto la soglia dei 115 grammi per kilowatt ora termico. Poi progressivamente la produzione di anidride carbonica verrà ridotta entro il 2054 sotto la soglia dei 20 g/kWhth. In pratica con il 2050 otterremo il valore zero di emissioni, un obiettivo straordinario che sarà di esempio per molti".
 
Per il momento non è all'ordine del giorno una modifica dell'assetto societario, salvo l'ingresso azionario nella New.Co. del Teleriscaldamento. È in corso di discussione in Silea un'analisi per comprendere vantaggi e criticità nella politica di esternalizzazione dei servizi - specialmente in seguito alle modifiche statutarie - piuttosto che un'inversione di tendenza verso l'internalizzazione o per servizi o per aree geografiche. Intanto se, a specifica domanda, il direttore D'Alema non esclude per il futuro un modello federativo con altre aziende pubbliche, il presidente Salvadore non prevede cambiamenti in ordine alle partecipazioni. Ha espresso piuttosto l'auspicio di un ingresso della Provincia di Lecco tra i soci di Silea.
Marco Pessina
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.